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IGP Pomodoro Pelato Napoli. ANICAV: ‘Da noi pieno sostegno’

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Giovanni De Angelis - Direttore Generale di ANICAV - foto Massimo Pica
Giovanni De Angelis - Direttore Generale di ANICAV - foto Massimo Pica


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Il Direttore De Angelis: ‘Con 1,5 miliardi di euro di fatturato, il Pelato di Napoli diventerebbe immediatamente una delle IGP più vendute e conosciute al mondo’

Riceviamo e pubblichiamo.

Pieno e convinto sostegno per il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta del Pomodoro Pelato di Napoli, il cui iter di approvazione, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è in attesa dell’ultimo step: la registrazione comunitaria.

Un percorso che, una volta completato, garantirebbe tutela e valorizzazione per uno dei prodotti più rappresentativi della cultura gastronomica italiana, soprattutto all’estero, oltre che un significativo aumento del valore economico per l’intera filiera.

Di questo si è discusso durante un dibattito organizzato in occasione dell’importante fiera dedicata al mondo agroalimentare, Cibus Connecting Italy a Parma, a cui hanno partecipato ANICAV, Coldiretti Campania e Italia Ortofrutta.

In termini numerici: sono destinate alla produzione di Pomodoro Pelato circa 950 mila tonnellate di prodotto trasformato nelle 5 regioni dell’area IGP con un fatturato che sfiora 1,5 miliardi di euro, di cui oltre 1 miliardo deriva dall’export.

La nuova Indicazione geografica andrebbe certamente a collocare il Pomodoro Pelato di Napoli tra i prodotti DOP/IGP più conosciuti e venduti insieme a Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Prosciutto di Parma, Mozzarella di bufala e Aceto balsamico.

Dichiara Giovanni De Angelis, Direttore Generale di ANICAV:

Accogliamo con favore l’entusiasmo e il completo sostegno espressi oggi dal mondo agricolo.

La sinergia di tutta la filiera è fondamentale per arrivare a questo importante obiettivo e superare inutili campanilismi.

Ribadiamo il nostro pieno sostegno al Comitato promotore guidato dal Presidente Lino Cutolo e aspettiamo con grande fiducia di vedere completato un percorso che potrà dare nuova spinta ai consumi, purtroppo in calo rispetto ad altre tipologie di conserve di pomodoro, di una vera e propria eccellenza dell’agroalimentare italiano.

Siamo certi che l’IGP porterà grandi vantaggi non solo al mondo industriale, ma anche a tutti i produttori agricoli delle aree vocate alla coltivazione del pomodoro allungato.

Oggi, tutti insieme, abbiamo ribadito l’importanza di andare uniti nella stessa direzione, nell’interesse dell’intera filiera, a sostegno di un prodotto emblema del Made in Italy nel mondo.

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