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Hugs not Drugs: abbracci contro la droga del MOIGE arrivano a Napoli

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Hugs not Drugs


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Il 6 maggio il Liceo Umberto I IC Tito Livio di Napoli ospita Hugs not Drugs, contro l’uso di stupefacenti tra i minori, per rendere i ragazzi più informati e consapevoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Il 6 maggio, presso il Liceo Umberto I IC Tito Livio di Napoli, si terrà una nuova tappa del progetto ‘Hugs not Drugs’, promosso dal Moige – Movimento Italiano Genitori, in collaborazione con la DCSA – Direzione Centrale per i Servizi Antidroga del Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Ministero dell’Interno, e la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche antidroga, alla presenza del Ministro per le Politiche Giovanili Fabiana Dadone, di un rappresentante della DCSA, di Flavio Siniscalchi, Capo del Dipartimento per le Politiche Antidroga, di Giorgia Benusiglio, giovane donna che ha vissuto direttamente l’esperienza dell’uso di sostanze stupefacenti, con effetti devastanti sulla sua salute e che oggi si fa portavoce della lotta contro questo dramma sociale, e di Antonio Affinita, Direttore Generale del Moige.

Il tour, partito da Alessandria lo scorso 12 aprile, interesserà 55 mila ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado di tutta Italia, coinvolgendo anche genitori e insegnanti, per un totale di ulteriori 110 mila persone tra familiari e docenti.

‘Hugs not Drugs’, letteralmente ‘abbracci non droghe’, ha l’obiettivo di sensibilizzare contro l’assunzione di sostanze stupefacenti da parte dei minori, rendendo i ragazzi più informati e consapevoli dei rischi che corrono iniziando a fare uso di droghe e di tutte le conseguenze fisiche, psichiche e sociali, connesse al loro abuso.

Di particolare impatto emotivo sarà la testimonianza di Giorgia Benusiglio, che racconterà come ha rischiato la vita per aver assunto una pasticca di ecstasy, riuscendosi a salvare solo grazie ad un trapianto di fegato quando sembrava essere ormai ad un passo dalla morte.

Da allora Giorgia è in prima linea nella prevenzione dell’utilizzo di droghe da parte di minori, ed ha anche conseguito una laurea in Scienze della formazione primaria, con la cattedra di Psicologia della famiglia, discutendo la tesi ‘Le relazioni famigliari e i comportamenti a rischio in età adolescenziale’.

Commenta Antonio Affinita, Direttore Generale del Moige

Ringraziamo Giorgia per la sua disponibilità e per aver scelto di condividere una parte di vita così privata e difficile.

Spesso i ragazzi si avvicinano alle droghe senza comprenderne davvero i rischi, solo per sentirsi accettati dal gruppo, o perché credono che quello sia l’unico modo per divertirsi davvero.

Riuscire a spiegare loro che non è così non è semplice, poiché tendono a vedere in quelle parole solo l’ennesimo divieto esagerato. Sentire, però, una storia di vita reale da chi l’ha vissuta, ha sicuramente un maggior impatto emotivo.

Ci auguriamo che questo tour possa fermare la diffusione di questo preoccupante fenomeno, che vede l’età media della prima assunzione di sostanze stupefacenti scendere sempre di più.

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