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Giovani Ambasciatori contro Bullismo e Cyber Risk fa tappa a Nola (NA)

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Giovani Ambasciatori contro Bullismo e Cyber Risk


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All’IC Mameli arriva la campagna di formazione all’uso consapevole dei devices e della rete Internet

Riceviamo e pubblichiamo.

Arriva a Nola (NA) il tour del MOIGE contro il bullismo e i cyber risk e formare i giovani all’uso consapevole dei devices e della rete Internet.

Oggi, 25 febbraio, presso l’IC Mameli si è tenuto l’Open Digital Day, una mattinata dedicata alla prevenzione dai cyber risk per studenti e docenti.

La tappa di Nola rientra nel tour della campagna ‘Giovani Ambasciatori contro il cyberbullismo per un web sicuro in giro per l’Italia’, promossa dal MOIGE – Movimento Italiano Genitori in collaborazione con la Fondazione Banco di Napoli.

I dati sul fenomeno presentati in occasione del SID21

I dati dell’indagine ‘Tra digitale e cyber risk: rischi e opportunità del web’ realizzata dall’Istituto Piepoli per il Moige, su un campione di circa 1200 minori.

Dall’analisi emerge che il mondo dei ragazzi italiani nel corso dell’ultimo anno si è concentrato nei 6 pollici del loro smartphone, che ha sostituito per quote rilevanti di ragazzi le chiacchierate con gli amici, le conversazioni in famiglia, e persino la televisione, che a volte, quasi come un camino digitale, riuniva la famiglia e generava occasioni di confronto e racconto. Infatti, 1 ragazzo su 2 tiene i genitori e gli adulti fuori dal mondo social e, 1 su 4, cancella la cronologia.

Aumentano le fake news presso i nostri figli: quasi 4 ragazzi italiani su 5 si informano sugli avvenimenti che accadono nel mondo attraverso il web, soprattutto sui Social Network. E lo fanno pur dichiarando apertamente di essere “caduti nella trappola” delle fake news nel 56% dei casi.

Perché lo fanno? Perché il loro mondo si è concentrato, sempre di più, nello smartphone, che 2 ragazzi su 3 dichiarano di utilizzare molto più di prima, e di farlo da soli, senza la presenza dei genitori o di fratelli e sorelle.

Una tendenza all’isolamento molto più forte tra i ragazzi che frequentano le scuole superiori. Inoltre, scoprire cosa fanno online è difficile, solo 1 genitore su 3 dà limiti di tempo di connessione, e meno della metà dei genitori sa cosa fa online il proprio figlio. E purtroppo i social non permettono ai genitori di avere alcun controllo sulle attività dei loro figli minorenni.

I giovani italiani, dunque, frequentano molto i social network, ma non solo per informarsi. Lo fanno anche per condividere foto e raccontare parti delle loro vite. Per farlo utilizzano soprattutto Instagram e TikTok. Il 64% dei minori italiani tra gli 11 e 14 anni dichiarano di utilizzare TikTok, mentre il 60% utilizza anche Instagram. Molto preoccupante però che il 17% dei bambini tra i 6 e i 10 anni dichiarino di avere un account TikTok, mentre il 14% YouTube e il 9% Instagram.

Attenzione, perché il 6% dei giovani dichiara di aver scambiato foto personali con gli altri tramite i social, e il 30% dichiara di aver dato il proprio numero di telefono a sconosciuti.

Il bullismo è presente nelle scuole e fuori dalle scuole, tanto che quasi 6 bambini su 10 hanno assistito ad episodi di prepotenza, e quasi uno su due ha assistito ad episodi di cyberbullismo. Preoccupa che oltre la metà dei ragazzi che assiste a casi di bullismo non sanno come comportarsi o fanno finta di niente, 56%.

Tra i ragazzi che hanno subito atti di bullismo, dominano scherzi telefonici, messaggi di minacce, insulti ma non mancano foto o video. I ragazzi, davanti a questi atti, si sentono arrabbiati, 37%, soli, 25%, isolati, 23%. Uno stato d’animo che condividono 1 su 2, 48%, con i genitori, ed 1 su 4 con amici, ma solo il 14% con i docenti.

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