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Firmata partnership tra MANN e Zoo di Napoli

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partnership tra MANN e Zoo di Napoli


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Focus sui tre obiettivi delle strutture zoologiche di oggi: conservazione, ricerca, educazione

Gli animali, che bella specie! Sin dall’antichità animali domestici e belve feroci hanno sempre fatto parte del nostro immaginario, della nostra vita. Basta fare un giro per musei e rendersi conto di quanto le sale siano piene di quadri, bozzetti ma anche sculture, pregiate statue in marmo e in bronzo dei nostri amici animali.

Ma qual è il legame che esiste tra gli animali del passato e quelli del presente?

Per rispondere a questa domanda è nata la partnership tra il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e lo zoo cittadino in occasione della mostra ‘Gladiatori’ visitabile fino al 6 gennaio 2022 al MANN, con un racconto sviluppato per immagini e parole, da vivere negli spazi del Giardino Zoologico e nelle sale del Museo Archeologico.

Paolo Giulierini, Direttore del MANN, ci racconta la nascita di questa idea:

L’occasione della mostra dei Gladiatori ci ha fatto riflettere sulla possibilità di creare un link con lo Zoo di Napoli. Una sezione della mostra, infatti, parlava delle venationes, cioè delle cacce che avvenivano all’interno degli anfiteatri. Cacce che si svolgevano con gli animali prelevati da tutto l’impero e, in particolare, dall’Africa.

Le veniationes costituivano non solo un’attrazione molto apprezzata dal pubblico ma anche un evento sul cui valore è possibile riflettere ancora oggi. Su questo tema, trovando una condivisione con il Direttore dello Zoo di Napoli, abbiamo progettato due itinerari che sono presenti sia allo zoo che al museo. 

Gli animali felici, sono l’unico spettacolo della natura che vorremmo vedere…

Continua Giulierini:

Proprio per questo, MANN e Zoo di Napoli hanno deciso di parlarne, raccontando l’evoluzione del rapporto uomo – animale dal mondo antico ai nostri giorni. Questa narrazione pone le premesse per comprendere le tante ingiustizie patite dagli animali a partire dalla Roma antica e per diffondere un sano sentimento di affetto verso i nostri amici siano essi domestici che selvatici. Conoscerli anche attraverso la zoologia significa promettere, che per loro, certe vicende di cattura e carneficina non debbano accadere mai più.

L’idea, dunque, il lampo di genio per la realizzazione della mostra sono partiti dalla mente del Direttore Paolo Giulierini:

Come tutti gli ex bambini ho una passione sfrenata per i dinosauri e tutti gli animali, che poi, si sa, appartengono un po’ al retaggio della infanzia di tutti noi. Trovando una bellissima realtà in forte crescita, nello Zoo di Napoli, diretto egregiamente dal dottor Viola che, finalmente, ha riconvertito l’idea di zoo da semplice aggregazione e ostentazione di animali a un progetto culturale e di ricerca, non ho avuto alcun dubbio per la realizzazione dello stesso.

Ci tengo a dire che il museo, ha, inoltre, una collaborazione con la Federico II, Dipartimento di agraria col quale ha preparato una guida delle piante rappresentate nelle opere del MANN che uscirà a settembre.  

Il MANN, dunque, dopo che ha realizzato le due mostre ‘Capire il cambiamento climatico’ e ‘Mito e natura’ che parlano del rapporto uomo – ecosistema si è poi allargato dal mondo animale a quello vegetale. Un modo nuovo di dire che anche attraverso l’antico si possono dare dei segnali di attenzione sui grandi temi della contemporaneità.

Oltre alla collaborazione con l’Università di Napoli, si prevedono laboratori didattici condivisi al MANN e allo zoo dedicati al tema degli animali, dal punto di vista dei greci, dei latini, di tutte le popolazioni del Mediterraneo. Ci sarà poi, a breve, la pubblicazione di un’altra grande guida sulla quale si troveranno le specie rappresentate nel museo e quelle presenti nello zoo, corredate da una serie di indicazioni di etologia e dal corretto comportamento da tenere nei confronti degli animali.

La sorpresa di Natale, invece, sarà un album di figurine realizzato anche con l’aiuto di Comix dove si potranno guardare, in una sagoma simpatica, tutte queste creature che si trovano in forma artistica al MANN e in forma fisica allo zoo. Un ottimo canale mediatico per sensibilizzare le nuove generazioni all’attenzione per il clima, l’ambiente, gli animali, considerando, oltretutto, la tragica situazione nella quale ci troviamo in questo momento.

L’immagine dello zoo di Napoli è completamente cambiata rispetto al modello tradizionale, quello cioè, presente nell’immaginario collettivo.

Racconta Francesco Floro Flores, proprietario dello zoo di Napoli:

Questa esperienza e questo rapporto con un ente culturale prestigioso come il MANN non fa altro che favorire ed accrescere l’immagine di quello che oggi è lo zoo cittadino, non solo un centro di osservazione degli animali, ma un centro botanico bellissimo, un centro architettonico e anche culturale.

Il nostro zoo collabora con i più grandi zoo d’Europa, quello di Londra, quello di Amsterdam, di Berlino, dove c‘è uno scambio frequente e produttivo di informazioni rispetto alla migliore gestione e trattamento degli animali.

La volontà è quella di dimostrare la differenza tra il modo di trattare gli animali nei tempi andati e oggi. In passato gli animali venivano prelevati dalla natura e portati in città per essere usati. Noi stiamo cercando di attuare il percorso inverso, l’animale che è stato maltrattato, viene portato allo zoo di Napoli per ritornare nelle sue condizioni originarie di benessere.

L’aspetto etologico è complesso e ad esso siamo particolarmente sensibili, lavoriamo affinché si creino ambienti che siano quanto più vicini a quelli in cui vivono originariamente gli animali, al loro habitat naturale. Questo scambio di informazioni con gli altri zoo e il supporto costante di veterinari, comportamentalisti ed etologi consente di arrivare al miglior risultato possibile.

Un vero e proprio cambiamento culturale.  È questo il messaggio che vogliamo lanciare attraverso questa collaborazione col MANN.

Zoo di Napoli

Autore Antonella di Lello

Antonella di Lello, giornalista radiotelevisiva e sportiva, specialista in pubbliche relazioni. Etologa ed educatrice cinofila.