‘Aperti al confronto anche su altre pratiche di valorizzazione culturale’
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Nessuna pressione per lo sgombero, ma solo la volontà di valorizzare uno spazio già importante per tutta la città, con i necessari interventi di ristrutturazione e le necessarie regole che dovranno essere rispettate e condivise.
È con questa precisazione che Monica Barni, Vicepresidente e Assessore alla cultura della Regione Toscana, interviene sulle preoccupazioni di alcuni esponenti della cultura fiorentina rispetto al futuro della cosiddetta Polveriera, porzione del complesso di Sant’Apollonia da anni animato da attività sostanzialmente autogestite.
Sottolinea la Vicepresidente:
Ritengo assolutamente fuori luogo parlare di una pressione per lo sgombero da parte della Regione Toscana. La nostra intenzione è piuttosto di valorizzare questo spazio, certo in un quadro di regole, ma anche nell’ambito di un percorso che sarà di partecipazione e progettazione condivisa.
Raccogliendo le istanze che più volte ci sono giunte da parte del quartiere, degli studenti, dei lavoratori che vivono quotidianamente quegli spazi, abbiamo deciso di investire nel recupero di quel bene. Questo è il fatto importante, a cui però non si fa cenno.
Se le reazioni intendono confermare l’esigenza di un dialogo, ben vengano. In ogni occasione di confronto abbiamo chiesto all’ArDSU, che sarà stazione appaltante, un processo partecipato, capace di convogliare le migliore energie di quanti hanno a cuore il recupero di questo importante complesso.
E in questo percorso saremo aperti al confronto anche su altre pratiche di valorizzazione culturale.
Questo percorso parte dall’accordo di valorizzazione che la Regione ha firmato nel maggio 2015 con il Ministero dei Beni Culturali e l’Agenzia del Demanio. Su quella base l’Azienda per il Diritto allo Studio Universitario è stata dotata di 2.3 milioni di risorse per interventi di recupero funzionale.