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Federico II e professione Farmacista: lectio magistralis di Zecchino

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'Federico II e la professione del Farmacista'


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Appuntamento culturale il 29 settembre nella Basilica di San Giovanni Maggiore nell’ambito delle Celebrazioni ‘800 anni di Saperi’ dell’Ateneo

Riceviamo e pubblichiamo.

‘Federico II e la professione del Farmacista’ è il tema dell’incontro promosso e organizzato dall’Ordine dei Farmacisti di Napoli insieme all’Università degli Studi di Napoli Federico II in occasione delle Celebrazioni ‘800 anni di Saperi’ dell’Ateneo.

Domenica 29 settembre, alle 18:00, nella Basilica di San Giovanni Maggiore, in Largo San Giovanni Maggiore Pignatelli, il Rettore Matteo Lorito e il Presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, Vincenzo Santagada, introducono la Lectio Magistralis di Ortensio Zecchino, storico e politico italiano, già professore di storia del diritto medievale e moderno.

La lezione di Zecchino verterà sul tema del conflitto tra ‘theoria’ e ‘practica’ nelle arti sanitarie che ha indotto Federico II a regolamentare l’esercizio della professione del medico e di quella del farmacista, definendo i confini delle loro competenze.

Lo Stupor Mundi nelle Costituzioni di Melfi del 1231, successivamente raccolte nel Liber Augustalis, sancì anche legalmente la separazione delle professioni di medico e farmacista nel Regno delle Due Sicilie, distinguendo di fatto la professione medica da quella del farmacista: ai medici non era più consentito possedere o occuparsi di una farmacia e i prezzi dei farmaci erano fissati dalla legge.

Alla Lectio del professore Zecchino seguirà la performance musicale del sassofonista e compositore napoletano Marco Zurzolo e il concerto di Roberto Colella, autore, compositore, polistrumentista e frontman della band partenopea La Maschera.

La partecipazione è su invito, previa registrazione.