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Emirati: nuovi ministri giurano davanti al presidente

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I nuovi ministri nel governo emiratino prestano giuramento costituzionale di fronte al presidente e al suo vice

Hanno giurato ieri ad Abu Dhabi i nuovi ministri del governo degli Emirati Arabi Uniti, a seguito dell’annuncio di un rimpasto di governo che ha interessato in particolare il dicastero dell’Istruzione. Lo riporta l’agenzia di stampa “WAM“.
La cerimonia si è svolta alla presenza dello sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, Presidente dello Stato, e dello sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum, Vice Presidente e Primo Ministro degli Emirati e Sovrano di Dubai.
Il giuramento costituzionale è stato prestato da Ahmed Belhoul Al Falasi, nuovo ministro dell’Istruzione, da Sarah bint Yousef Al Amiri, in qualità di ministro di Stato per la Pubblica Istruzione e la Tecnologia Avanzata, e da Sarah bint Awad Musallam, ministro di Stato per l’Educazione Primaria.
Il presidente emiratino, sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, ha augurato ai ministri il successo nei loro compiti di sviluppo e modernizzazione del settore vitale dell’istruzione in linea con il progresso del Paese a vari livelli e con le esigenze della fase attuale e quelle del futuro per costruire una generazione consapevole, capace di competenze moderne e orgogliosa della propria identità nazionale.
Lo sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum ha invece sottolineato la necessità di sviluppare strumenti di lavoro proporzionati ai requisiti di ogni fase e di sfruttare tutti gli sforzi del governo per supportare i dossier considerati vitali.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.