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Ecobonus, De Lise: ”Big four’ pronte ad aggredire mercato’

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Matteo De Lise


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Dichiarazione del Presidente UNGDCEC

Riceviamo e pubblichiamo.

Il recente Decreto Rilancio ha incrementato al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica.

Il Superbonus è una misura molto interessante per favorire la ripartenza del settore edilizio e più in generale dell’economia italiana, ma c’è una nota stonata: per la verifica della documentazione amministrativa ai fini dell’acquisto del credito e per il rilascio del visto di conformità, infatti, sono stati già stipulati accordi su scala nazionale tra i principali istituti bancari, ma anche importanti operatori del settore energetico interessati all’acquisto del credito fiscale, con società esterne, principalmente le grandi società di revisione.

È infatti del 16 settembre la notizia che, dopo l’accordo già raggiunto tra Banca Intesa e la Deloitte, vi sia anche quello fra Unicredit e Pwc.

Le cosiddette ‘big four’ stanno pertanto aggredendo il mercato, e non è certo una buona notizia.

Lo afferma Matteo De Lise, Presidente UNGDCEC, Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili.

La conseguenza è abbastanza ovvia, tale attività risulterebbe essere parte di un ‘pacchetto’ indistinto di servizi e consulenza che potrebbe lasciare intendere che una sua componente venga svolta a titolo gratuito o comunque a basso margine, con l’evidente difficoltà, in capo al singolo professionista, di posizionarsi poi sul medesimo mercato per la stessa attività con offerte economiche concorrenziali.

Tutto ciò porterebbe a una limitazione dell’apporto di tutte quelle figure ordinistiche con specifica professionalità e competenza, e a una, infelice, lotta di prezzo che andrebbe a minare la qualità dei controlli di tali attività.

L’UNGDCEC lo scorso dicembre aveva dedicato il suo XI Forum all’approfondimento del tema delle ‘big four’ nell’attività consulenziale.

Conclude De Lise:

È nostra assoluta convinzione che soltanto una attività professionale effettuata sul territorio nazionale da soggetti come i dottori commercialisti potrà consentire di esercitare quel controllo preventivo necessario a certificare la regolarità dell’intero iter amministrativo che prelude alla successiva cessione del credito.

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