In scena a Milano il 23 gennaio
Riceviamo e pubblichiamo.
Giovedì 23 gennaio 2025, alle ore 21:00, andrà in scena, presso Il Politeatro di viale Lucania 18 a Milano ‘Di Morte e altre idiozie’, testo e regia di Silvia Beillard, con Elizabeth Annable, Cinzia Brugnola.
In scena due attrici in bilico tra comico e drammatico.
Perché siamo così terrorizzati dal morire?
Perché ci ostiniamo a convincerci che non sia parte integrante del vivere?
Perché non si parla di morte se non come un tabù, un argomento scomodo e difficile da trattare a tutte le età?
Da bambini perché sia spinta lontano nel tempo; da anziani perché così spaventosamente vicina.
Impariamo dallo humor inglese a sdrammatizzare e a ridere soprattutto di ciò che più ci fa paura. Attraverso il dialogo comico e surreale tra le due donne, ci chiederemo cosa sia poi questo ‘Morire’.
Sperando di lasciare il palco con delle domande in più, sul senso del Vivere.
Biografia Silvia Beillard
Attrice e regista è anche autrice del testo.
Si occupa da anni di teatro insegnando a bambini e adulti e mettendo in scena spettacoli di narrazione.
La scrittura dei testi nasce sempre da un’urgenza autobiografica che si intreccia con i vissuti degli attori con cui collabora, dando vita a drammaturgie
co-costruite nell’azione scenica e nell’improvvisazione.
In tournée con lo spettacolo ‘Cliché’, che ha già collezionato numerose repliche a livello nazionale.
A tutto Palco 2024/2025 Rassegna – Patrocinata dal Municipio 4 del Comune di Milano, ideata dall’attrice e autrice milanese Ketty Capra, che ne cura anche la direzione artistica, ha l’obiettivo di interessare e divertire il pubblico.
Gli spettacoli in programma nella terza edizione della Rassegna sono tutti inediti e autoprodotti, di cui cinque debutti Nazionali. Le prime due edizioni hanno avuto ottimi riscontri da parte di critica e di pubblico.
Il Politeatro
Viale Lucania, 18
20137 Milano
Info:
forperformer@gmail.com – tel. 338-8302540
Biglietti:
20 euro intero
15 ridotto under 25/over 65
prenotazione alla mail: forperformer@gmail.com
Biglietti su Oooh Events, link diretto:
https://oooh.events/evento/di-morte-ed-altre-idiozie-biglietti/
Lo spettacolo nel dettaglio
Vediamo in scena Due attrici in bilico tra comico e drammatico
La scena si apre su una stanza che ricorda un centralino, con pochi elementi essenziali.
Una grande scrivania sta al centro del palco e, impettita sulla sedia, vediamo al lavoro ‘La centralinista’.
Efficace impiegata, di un non meglio specificato ‘Ufficio protocollo suicidi’, la nostra protagonista trascorre le sue giornate al telefono, catalogando e valutando i potenziali suicidi che telefonano al centralino per ottenere una certificazione.
Non è semplice ottenere la certificazione, occorre un protocollo rigido e definito, che scarta chiunque abbia ancora una minima speranza, un piccolo sogno o desiderio, un po’ di curiosità.
Conosciamo il personaggio e la sua storia, attraverso le risposte e i cinici commenti che fornisce ai clienti; sappiamo che ha esperienza personale del vissuto suicidario e che è sopravvissuta grazie alla perfetta esecuzione del suddetto.
Sappiamo che è dotata di empatia eppure della giusta indifferenza verso gli esseri umani; si trova a suo agio nella solitudine dalla quale verrà sottratta, grazie all’ingresso nel suo ufficio, di una donna: eccentrica, vitale e allegra.
Ha assunto le sembianze di quella megera della professoressa di tedesco, una sorta di entità soprannaturale, che non ama le definizioni.
Dio, demonio, morte, sono appellativi che le stanno stretti.
Vita, potrebbe essere: racchiude tutte le definizioni.
O forse è semplicemente una sfortunata connessione neuronale a cui cerchiamo di dare un nome
Perché siamo così terrorizzati dal morire?
Perché ci ostiniamo a convincerci che non sia parte integrante del vivere?
Perché non si parla di morte se non come un tabù, un argomento scomodo e difficile da trattare a tutte le età?
Da bambini perché sia spinta lontano nel tempo; da anziani perché così spaventosamente vicina.
Impariamo dallo humor nero inglese a sdrammatizzare e ridere, soprattutto di ciò che più ci fa paura.
Attraverso il dialogo comico e surreale tra le due donne.
Ci chiederemo cosa sia poi questo ‘Morire’.
Speriamo di lasciare il palco con delle domande in più, sul senso del Vivere.