‘L’emergenza sanitaria ha aggravato le problematiche degli studi professionali che registrano nuovi contagi paralizzando l’attività’
Riceviamo e pubblichiamo.
Questa seconda fase dell’emergenza sanitaria ha definitivamente messo in ginocchio l’operatività degli studi dei commercialisti; sono molti, infatti, i colleghi che si trovano nell’impossibilità di svolgere il proprio lavoro, al fine di tutelare la propria salute e quella dei propri familiari, costretti a rispettare periodi di quarantena e isolamento forzato. Tutto ciò rende di fatto impossibile il rispetto delle prossime scadenze fiscali.
Lo dichiara Elbano de Nuccio, Presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Bari e docente di Contabilità e Bilancio presso la Libera Università Mediterranea ‘Jean Monnet’.
Continua de Nuccio:
Di fronte alla obiettiva difficoltà della categoria è assolutamente necessario ed urgente prevedere la sospensione per tutto il territorio nazionale e per tutti i contribuenti dei versamenti e degli adempimenti in scadenza.
Oltretutto lo slittamento almeno al 31 dicembre della scadenza per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, è in linea con quanto già disposto per la dichiarazione 770, la quale è stata già oggetto di proroga al 10 dicembre.
In questa situazione emergenziale, è complicatissimo rispettare le regole. Il Governo prevede modalità di adempimento diversificate per il territorio nazionale.
È irragionevole, che per avere contezza delle scadenze dei versamenti ai quali il contribuente è tenuto, si debba verificare lo stato di gravità sanitaria della Regione in cui il contribuente opera, zone Rosse, Arancioni e Gialle. Stato di emergenza sanitaria, che è bene ricordare, è in veloce e continua evoluzione. Insomma, un vero ginepraio.
Ancora una volta si ribadisce, dunque, l’esigenza di un immediato e generalizzato slittamento delle prossime scadenze fiscali e contributive anche alla luce della effettive situazione di liquidità dei contribuenti economicamente colpiti dalla pandemia.
È necessario che queste nuove scadenze vengano indicate in modo chiaro ed uniforme per tutto il territorio nazionale, al fine di evitare confusione che, come è ben noto, in questo caso aggrava la già difficilissima situazione emergenziale del momento.