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Controlli su biciclette elettriche con pedalata assistita

Motorino truccato


Controlli congiunti della Polizia Locale di Napoli con Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato con l’ausilio del Motorizzazione Civile, su biciclette elettriche con pedalata assistita

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

La Polizia Locale di Napoli con Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia di Stato ha effettuato nel centro della Città una serie di controlli sulle biciclette elettriche con pedalata assistita.

A seguito di numerosi esposti soprattutto da parte di cittadini, sono state verificate le caratteristiche dei mezzi di trasporto a due ruote che non sono soggetti a controllo ma che, in alcune circostanze, erano stati trasformati in veri e propri ciclomotori.

Al fine dell’esatta verifica delle peculiarità delle biciclette con pedalata assistita è risultato fondamentale il contributo del Dipartimento Distrettuale Terrestre della Motorizzazione Civile che è stato presente nelle giornate del 5, del 12 e del 19 luglio con il “banco prova velocità a rulli mobile”, che ha consentito di effettuare sul posto gli accertamenti tecnici necessari.

Vale la pena precisare che le caratteristiche che devono possedere le bici a pedalata assistita, per non incorrere in sanzioni, sono:
a) non devono avere un acceleratore al manubrio, che ne attivi il movimento in assenza di pedalata;
b) la presenza di un motore ausiliario elettrico di potenza nominale continua massima di 250 W;
c) la riduzione dell’alimentazione al crescere della velocità, fino alla sua interruzione quando si raggiungono i 25 km/h;
d) l’assenza di alimentazione in mancanza di pedalata.

Nei primi due interventi sul territorio si è proceduto al controllo di numerosi mezzi a due ruote che hanno portato al sequestro finalizzato alla confisca di 15 veicoli oltre alla elevazione di diversi verbali per le violazioni accertate.

A carico dei possessori di biciclette elettriche con pedalata assistita che abbiano caratteristiche diverse da quelle stabilite e che quindi possono risultare classificabili come ciclomotori o motocicli, sono applicabili le seguenti sanzioni contemplate dal Codice della Strada:
1. art. 116, mancanza della patente, sanzione da 5.000 a 30.000 euro;
2. art. 93 o 97, mancanza carta/certificato di circolazione, sanzione da 422 a 1.697 euro oppure da 155 a 622 euro, con confisca del veicolo;
3. art. 171, mancanza del casco protettivo, sanzione da 81 a 326 euro;
4. art. 193, mancanza di copertura assicurativa RCA, sanzione da 849 a 3.396 euro.

Nei prossimi giorni saranno avviate una serie di ispezioni presso i rivenditori per accertare che mezzi a due ruote simili a quelli posti in sequestro non vengano fatti passare per biciclette a pedalata assistita, in danno di ignari utenti, in quanto in tale circostanza si potrebbe procedere in danno del commerciante per il reato di frode in commerci, art. 515 Codice Penale.

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