Tre i progetti premiati, tra sostenibilità e lotta agli sprechi alimentari
Riceviamo e pubblichiamo.
Si è svolta giovedì 16 ottobre 2025, a bordo della nave da crociera MSC Divina, attraccata nel Porto di Napoli, la finale della settima edizione del Contamination Lab UniParthenope, CLab.
L’evento ha visto protagonisti cinquanta aspiranti startupper impegnati nella presentazione di dieci progetti d’impresa davanti a una giuria di esperti.
Promosso dal Dipartimento di Studi economici e giuridici dell’Università Parthenope, il CLab è un percorso di tirocinio extracurricolare dedicato alla formazione e alla promozione della cultura d’impresa tra i giovani.
L’obiettivo è avvicinare gli aspiranti startupper al mondo dell’imprenditorialità e del lavoro autonomo, fornendo strumenti e competenze utili per contribuire a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva del tessuto economico del territorio.
Durante il percorso laboratoriale, articolato in due fasi – CLab Activation, per uniformare le competenze dei partecipanti, e Reversed Incubation, dedicata alle sfide di innovazione lanciate dalle imprese partner sui temi della blue e circular economy – i giovani hanno avuto l’opportunità di trasformare le proprie idee in progetti concreti.
La finale e i progetti premiati
Nel corso della giornata conclusiva, i dieci team di aspiranti startupper hanno avuto cinque minuti ciascuno per illustrare le proprie idee d’impresa e convincere la giuria del loro potenziale innovativo.
Tre i progetti premiati:
• ‘Comunicare l’esperienza MSC attraverso una strategia multicanale integrata’ – Challenge lanciata dall’azienda MSC
Obiettivo del progetto quello di rendere coerente, emozionale e moderna l’esperienza MSC su tutti i touch point, includendo contenuti che valorizzino pratiche blue circular.
Team: Piero Aquila, Matteo Bourelly, Federico Cultaro, Luca D’amore.
• ‘Re-Love Tramontano’ – Challenge lanciata dall’azienda Adler
Up cycling di ritagli di pelle e stock invenduti del brand di pelletteria di lusso Tramontano, mantenendo la percezione premium del marchio.
Team: Angela Rasoarifanja, Flavia Trotta, Annamaria Pagnozzi, Martina Tomasetta, Annalisa Piccolo.
• ‘Valorizzazione scarti alimentari’ – Challenge lanciata da Ristoply
Trasformare eccedenze e scarti in nuove opportunità di business, es. up cycling ingredienti, nuove linee di prodotto.
Team: Claudio Ruggiero, Giuseppe D’Oria, Gianmarco Romano, Daniele Santella.
A valutare i progetti una commissione composta da:
• Antonio Amato, Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Unione Industriali di Napoli;
• Francesco Basile, Presidente Giovani Confindustria Campania;
• Claudia Perillo, Consigliere Gruppo Giovani Imprenditori di Napoli con delega alla ricerca e all’innovazione;
• Renato Passaro, Professore ordinario di Ingegneria Economico-Gestionale e Delegato alla Terza Missione dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope;
• Guido Bourelly, Presidente Gruppo Piccola Industria Unione Industriali Napoli;
• Edoardo Imperiale, Direttore generale Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti, SSIP;
• Antonio Garofalo, professore ordinario di Politica Economica e Responsabile scientifico CLab UniParthenope;
• Antonio Cennamo, project manager CLab UniParthenope;
• Filomena Buonocore, professore ordinario di Organizzazione Aziendale dell’Università Parthenope.
Nel corso dei lavori sono inoltre intervenuti:
• Antonio Garofalo, Professore ordinario di Politica Economica e responsabile scientifico Contamination Lab UniParthenope;
• Valeria Fascione, Assessore Startup, Innovazione e Internazionalizzazione della Regione Campania;
• Leonardo Massa, Vice president Southern Europe della Divisione Crociere del Gruppo MSC;
• Antonio Cennamo, Project manager Contamination Lab UniParthenope;
• Aniello Ferraro, Operation manager CLab UniParthenope.
L’evento ha rappresentato la conclusione di un percorso di contaminazione e crescita che, ancora una volta, ha confermato il CLab UniParthenope come un laboratorio di idee e innovazione capace di connettere università, imprese e giovani talenti del territorio.
Antonio Cennamo, project manager CLab UniParthenope, spiega:
Questa settima edizione del Contamination Lab conferma che l’innovazione nasce dal dialogo tra mondi diversi: università, imprese e giovani con tante buone idee. È proprio in questo incontro che si genera il cambiamento reale.
Il CLab UniParthenope non è solo un percorso formativo, ma un laboratorio di futuro, un ecosistema in cui i ragazzi imparano a trasformare le idee in valore e la conoscenza in impatto concreto.
Napoli e il suo territorio, con la loro vocazione naturale all’apertura e alla sperimentazione, possono diventare un punto di riferimento nel Mediterraneo per la Blue e la Circular Economy.
La sfida ora è continuare a credere nella contaminazione come metodo, nella collaborazione come forza e nei giovani come la nostra più grande risorsa per costruire un domani più sostenibile e inclusivo.













