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Consiglio Lombardia prende atto di sentenza TAR su caccia e valichi

Consiglio Lombardia

L’approvazione è avvenuta con voto segreto

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Il Consiglio regionale ha approvato in tarda serata, 45 voti a favore, 19 contrari, un astenuto, l’atto amministrativo di iniziativa dell’Ufficio di Presidenza relativo alla sentenza del TAR su caccia e valichi montani.
Il provvedimento delibera:

di prendere atto della sentenza del TARLombardia n.1516/2025;

di vietare la caccia con effetto immediato sui 475 valichi montani interessati dalle rotte di migrazione dell’avifauna;

di prevedere

che la presente deliberazione cesserà di avere efficacia qualora venisse annullata la sentenza del TAR o qualora ne venissero sospesi gli effetti in accoglimento di istanze cautelari

quest’ultimo punto è stato aggiunto – come emendamento – dalla relatrice Alessandra Cappellari ed è stato approvato all’unanimità.

Nel provvedimento vengono infatti citate anche le iniziative di impugnazione della sentenza avanti il Consiglio di Stato. Sono stati respinti due ordini del giorno proposti dal gruppo M5Stelle.

L’approvazione è avvenuta con voto segreto su richiesta del Consigliere Pietro Macconi, FdI.

In precedenza il Consiglio regionale aveva respinto con voto segreto, 32 favorevoli, 36 contrari, un astenuto, la richiesta di rinviare all’Ufficio di Presidenza per una ulteriore istruttoria l’atto amministrativo.

La proposta era stata formulata dalla Consigliera Maira Cacucci, FdI.

Cacucci aveva detto:

Si tratta di un brevissimo rinvio per poter chiedere al TAR un chiarimento in merito allo strumento da adottare.

È una questione procedurale, non di merito. Sono infatti assolutamente a favore della esecuzione immediata della sentenza del TAR.

Da parte dei Consiglieri di minoranza era stata espressa contrarietà alla richiesta di Cacucci

che sconfessa l’atto dell’Ufficio di Presidenza

era stato definito ‘inaccettabile’ il rinvio del voto ed era stato dichiarato palesemente il voto contrario

nonostante il voto segreto.

Prima della votazione i gruppi FdI, Lega, FI e Lombardia Ideale avevano annunciato di aver deciso per la

libertà di voto.

Massardi era intervenuto per dichiarare il voto contrario al rinvio.