‘Protocollo interpretato male. Distanza di un metro obbligatoria tra i tavoli non tra le persone. I pubblici esercizi chiedono certezze’
Riceviamo e pubblichiamo.
In una lettera inviata al Prefetto di Napoli Marco Valentini, in relazione alla riapertura di ristoranti e pizzerie avvenuta ieri, 22 maggio, in Campania, Confesercenti Napoli chiede il rispetto delle norme contenute nell’ordinanza regionale e nell’apposito protocollo.
Gli esercenti pretendono chiarezza e a tal proposito il Presidente di Confesercenti Napoli, Vincenzo Schiavo, propone un confronto con le forze dell’ordine preposte ai controlli al fine di salvaguardare sia ristoratori che consumatori.
Ha detto Schiavo:
La Confesercenti ha seguito le fasi precedenti alle ordinanze con attenzione e spirito collaborativo, pienamente consapevole della grave situazione emergenziale.
Dobbiamo, però, constatare che la prima serata di apertura con possibilità di servizio ai tavoli ha evidenziato un notevole numero di controlli e l’elevazione di verbali relativi ad una paventata possibilità di assembramenti in riferimento alle persone sedute ai tavoli – quindi parenti e/o conoscenti -, rispetto alle quali il protocollo non prevede la distanza di sicurezza di un metro.
Tale distanza è obbligatoria soltanto nella seduta, “schiena contro schiena”, ai tavoli. Anche le schede esemplificative pubblicate nel protocollo regionale sono in proposito estremamente esplicite, a dimostrazione di quanto affermiamo.
La Confesercenti Napoli ha quindi chiesto al Prefetto di intervenire con estrema urgenza al fine di chiarire con certezza la norma, contribuendo così a rasserenare gli animi degli operatori dei pubblici esercizi, evitando nel contempo interpretazioni non conformi che stanno portando alcuni esercenti a non riaprire ex-novo o a chiudere dopo aver riaperto ieri sera.