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Confesercenti Napoli: 40% delle attività rinuncia a chiusura per ferie

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Vincenzo Schiavo


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Schiavo: ‘Pochi possono permettersi le vacanze, restano aperti con la speranza di evitare il fallimento’

Riceviamo e pubblichiamo.

La maggior parte delle attività commerciali di Napoli e provincia non chiuderà, rinunciando alle ferie, in questo mese di agosto e alcune neanche a cavallo di Ferragosto. È quanto emerge dallo studio di Confesercenti Napoli e dai dati elaborati.

Afferma il Presidente di Confesercenti Napoli e Campania Vincenzo Schiavo:

Molte nostre aziende non possono permettersi di andare in vacanza perché non hanno soldi.

Restano aperte con la speranza di fatturare, nel tentativo di rimediare alle enormi perdite subite durante il lockdown.

C’è la speranza di una inversione di tendenza che al momento non è prevista ed è probabile che resteranno dunque delusi.

Nel weekend di Ferragosto qualcosa cambia ma non troppo: appena l’11% della ristorazione chiuderà per ferie, per esempio, laddove in altri settori ci saranno più chiusure.

Dice Schiavo:

Nei giorni a cavallo di Ferragosto del settore abbigliamento resteranno aperti solo i negozi presenti nei centri commerciali che rappresentano il 12% del totale.
Il 90% circa dei ristoranti di Napoli e provincia, nello stesso periodo, resterà invece aperto.

Anche i supermercati, in larghissima parte, resteranno aperti nei giorni più caldi ma con personale ridotto. Molti imprenditori opteranno per una settimana di vacanza, specialmente quelli che operano nei centri cittadini le cui attività sono in zone piene di uffici.

C’è, inoltre, netta differenza tra la prima e la seconda settimana, quella che cade dopo Ferragosto: in media solo il 10% delle attività di Napoli e provincia resterà chiuso.
Una forte differenza rispetto agli stessi periodi di 12 mesi fa, nel 2019.

Aggiunge Vincenzo Schiavo:

Nella ristorazione solo il 7% degli esercenti chiuderà per 1 settimana e il 33% dei bar. Confrontando i dati con quelli relativi allo stesso periodo dello scorso anno, si evince che circa il 40% delle imprese non può più permettersi di andar in ferie perché non ha indotto.

Gli imprenditori cercano di sopravvivere restando aperti, nella speranza di vendere e di evitare il fallimento.

Prospetto

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