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Un viaggio nella mancanza di senso critico

E che ti credi? Mi sono informato sai?

Caspita! Davvero?

disse Gigino a Gigetto.

E dove ti sei informato?

Su Facebook! E l’ho pure condiviso!

Quindi mi stai dicendo che ti fidi della tua capacità di informarti con giustezza? Mi stai dicendo che sei un utente che è stato educato preventivamente a ricercare in internet fonti autorevoli?

O, più semplicemente, mi stai dicendo che hai preso per buona la prima informazione piaciuta e che l’hai condivisa?

Sei sicuro di aver condiviso conoscenza anziché nuova ignoranza?

Ti sei informato sull’autore? Se sia credibile o meno? Forse la verità su certe cose non la sapremo mai, ma, dico io, almeno, ti sei informato per sapere se chi ha scritto quel che hai letto sia davvero affidabile oppure no?

Voglio dire, da chi arriva ciò che stai condividendo? Da uno che davvero si è sacrificato per anni in nome della corretta conoscenza o da un blogger qualunque, oppure, ancora, da uno pseudo – tutto che in qualche modo deve attirare lettori? Da uno che vive del proprio lavoro o da uno che vive, giustappunto, facendo reddito sul numero di lettori o di inviti a pagamento nei Talk – Show?

Santo cielo, per favore, dimmi che sei un utente educato all’uso della ricerca e non uno qualunque che si trova qui solo perché si è iscritto qua dentro e si beve tutto ciò che legge e che gli piace.

Ti prego, dimmi che, diversamente dai molti, anziché cercare conferme su ciò in cui credi, cerchi notizie date in modo diametralmente opposto al tuo, in maniera tale che tu possa far giusta e appropriata comparazione.

Ma Gigetto non ne volle sapere e continuò imperterrito a condividere bufale, dimentico che la propria ignoranza crea un reddito sicuro e costante per chi la sa sfruttare a dovere.

Non tutte le storie finiscono bene, perciò non so se vi piacerà condividere questa, si correrebbe il rischio che poi, qualcuna, finisca meglio.