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Commercialisti, indici sintetici affidabilità fiscale

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Gli ultimi chiarimenti

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa Fondazione Nazionale dei Commercialisti.

Una panoramica degli aspetti principali della disciplina alla luce dei più recenti interventi di prassi resi dall’Agenzia delle entrate con le circolari n. 17/E del 2 agosto 2019 e 20/E del 9 settembre 2019.

Il Consiglio e la Fondazione Nazionale dei Commercialisti hanno pubblicato il documento ‘Gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA): ultimi chiarimenti’.

Gli indici sintetici di affidabilità fiscale, di seguito, ISA, sono stati previsti dall’art. 9-bis del D.L. 24 aprile 2017, n. 50, convertito dalla L. 21 giugno 2017, n. 96, e sostituiscono, dal periodo d’imposta 2018, i previgenti studi di settore. Si tratta di uno strumento istituito per gli esercenti attività di impresa, arti o professioni, con l’obiettivo di favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili e stimolare il contribuente all’assolvimento degli obblighi tributari, con conseguente rafforzamento del rapporto tra lo stesso e l’Amministrazione finanziaria.

Come è noto, il nuovo strumento ha trovato la sua concreta implementazione normativa soltanto nel corso del 2019, con la pubblicazione dei decreti ministeriali 23 marzo 2018 e 28 dicembre 2018 di approvazione di 175 ISA e relative note metodologiche e le successive modifiche approvate con i decreti ministeriali 27 febbraio 2019 e 9 agosto 2019, del provvedimento direttoriale di attuazione del regime premiale del 10 maggio 2019 n. 126200, nonché la sua implementazione operativa con la messa a disposizione il 10 giugno dei dati precompilati e del software necessario per il calcolo del punteggio di affidabilità fiscale.

I ritardi nella messa a disposizione degli strumenti applicativi hanno indotto il legislatore – su sollecitazione del CNDCEC – a prorogare i termini di versamento risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, IRAP e IVA, che scadono nel periodo 30 giugno 2019 – 30 settembre 2019, a favore dei contribuenti che esercitano attività d’impresa o di lavoro autonomo per le quali sono stati approvati gli ISA e che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non superiore a 5.164.569,00 euro.

Sei i capitoli in cui si articola il documento. Nei primi due si indaga sull’ambito soggettivo ed applicativo seguito da un approfondimento sugli indicatori di affidabilità ed anomalia. Spazio poi alla rilevanza degli ISA ai fini dei controlli e ad un’analisi del regime premiale e dei vari benefici. Infine un quadro d’insieme dei vari profili sanzionatori.

Il documento disponibile online sul sito della Fondazione Nazionale dei Commercialisti.

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