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Come interrogare gli studenti?



Le verifiche orali possono consistere in interrogazioni, discussioni, domande. La verifica e l’esposizione orale può assumere varie modalità: verifica con domande alla classe; interrogazione ad personam (2 o 3 alla volta); interrogazione programmata; discussione libera e/o guidata. L’obiettivo è la promozione della partecipazione: questo dovrebbe essere ben chiaro negli intenti del professore che, infatti, dedica apposite ore alla discussione collettiva, generalmente guidata. Il metodo classico dell’interrogazione ad personam è quello più seguito.

Anche durante l’interrogazione ad personam avviene il coinvolgimento di tutta la classe. Riguardo alle verifiche orali, esse si concentrano non soltanto sul manuale, ma sui brani antologici assegnati. Certe volte si parte proprio dalle domande più attinenti al testo per poi cercare di allargare il campo e provare a estrapolare concetti più generali. Dunque non soltanto il manuale, ma l’integrazione di più strumenti: al centro della verifica, ad esempio, potrebbero essere inseriti anche film. Le molteplici dimensioni di approccio permettono di coinvolgere di tutta la classe attraverso interventi e rimandi efficaci dai testi al video e viceversa.

La partecipazione di tutta la classe potrebbe essere promossa attraverso la discussione. La forma partecipata della discussione/interrogazione stimola negli studenti interventi rispetto alle domande dell’insegnante. Permane, comunque, un duplice problema: i più timidi non parlano, i più “disinteressati” non parlano: spetta all’insegnante, allora, coinvolgerli direttamente.

Carmelo Cutolo

Autore Carmelo Cutolo

Carmelo Cutolo, giornalista pubblicista, dottore di ricerca in Filologia classica, docente di lettere nelle scuole di secondo grado, appassionato di poesia, di ciclismo e di calcio.

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