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Campi Bisenzio (FI): bilancio partecipato e agenda sviluppo sostenibile

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Bilancio partecipato Campi Bisenzio


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Grandi riforme costruite con il coinvolgimento di tutti

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Avanti con il bilancio partecipato, ovvero il coinvolgimento dei cittadini nell’uso di una quota delle risorse a disposizione annualmente dell’ente comunale.

La Toscana è stata la prima Regione in Italia a dotarsi di una legge sulla partecipazione: la prima risale al 2007 e la seconda è arrivata nel 2013, con il sostegno ad iniziative di promozione e coinvolgimento dei cittadini su progetti locali, ma anche dibattiti pubblici su grandi progetti.

Spiega l’Assessore alla Presidenza e alla partecipazione, Vittorio Bugli:

La Toscana è stata pioniera, ma in fondo abbiamo semplicemente recuperato un’abitudine antica che nella nostra regione ha sempre visto le grandi riforme e innovazioni non calate dall’alto, ma costruite con il coinvolgimento ampio di tutti.

La legge toscana prevede il sostegno ad iniziative locali, ma anche il suo uso per politiche regionali: un metodo a cui abbiamo fatto ricorso affrontando il tema della sicurezza urbana o dell’economia collaborativa.

Il bilancio partecipato è uno dei tanti modi possibili del coinvolgimento dei cittadini nelle scelte delle Istituzioni e a Campi Bisenzio (FI), Comune dell’area metropolitana di Firenze, lo fanno dal 2015: un’esperienza consolidata, interrotta solo nel 2018 per la concomitanza con le elezioni, fatta di assemblee, tavoli di discussione ma anche, nel caso campigiano appunto, di voto elettronico online e del ricorso ad internet e a tutte le moderne tecnologie capaci di accorciare tempi e distanze.

L’esperimento e i risultati conseguiti sono stati raccontati dal Sindaco Emiliano Fossi nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, sede della Presidenza della Giunta regionale. E sono state annunciate anche novità.

Dalle zone, con il Comune diviso fino ad oggi in tre aree, si passa ad esempio alle discussioni per frazione, arrivano le ‘scatole delle idee’ sparse sul territorio e dove ciascuno potrà con un biglietto avanzare la propria proposta.

Si potranno trovare nell’emporio di paese e dal macellaio, nei bar e nelle edicole, alla mesticheria, dal parrucchiere, al circolo e alla Misericordia.

Il bilancio partecipato si coniugherà, inoltre, con gli obiettivi dell’Agenda 2030, con l’intento di lavorare tutti insieme per un Comune sempre più sostenibile.

Spiega l’Assessore all’ambiente della Toscana, Federica Fratoni:

Si tratta di un progetto pilota innovativo che potrebbe essere esteso ad altri comuni e a cui guardiamo dunque con molto interesse.

La sensibilità ambientale è infatti diffusa in tante amministrazioni locali, ma in questo caso diventa la bussola.

Un progetto per Gorinello, San Cresci e Sant’Angelo 
Campi Bisenzio conta dodici frazioni, 47.000 abitanti e un territorio di poco meno di 28 chilometri quadrati.

Il percorso previsto dal bilancio partecipato è semplice: €200.000,00 a disposizione ogni anno, tre frazioni a dividerseli, nel 2019 Sant’Angelo, San Cresci e Gorinello, due incontri per frazione. il primo per la raccolta di idee che dovranno riguardare scuole, verde urbano o viabilità, il secondo per la progettazione con i tecnici del Comune, si parte stasera 14 giugno da Gorinello, quindi la presentazione finale, tutti assieme e il voto, dal 5 al 25 luglio, online o allo sportello URP del Comune.

I cittadini potranno scegliere un progetto della frazione dove vivono e uno di una delle altre due frazioni.

Per votare online quest’anno è stata prevista una doppia autenticazione, codice fiscale e documento di identità, il che rende la procedura ancora più sicura.

Partner tecnico del Comune è, fin dal 2015, ‘Rete e Sviluppo’, che organizzerà anche quest’anno le serate e gli incontri con i cittadini.

Spiega il Sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi:

Queste pratiche vengono premiate se sono continuate nel tempo.
Per noi è il quarto anno e doppia è la valenza di uno strumento come il bilancio partecipato: consente di selezionare, assieme ai cittadini, i progetti da finanziare, nella consapevolezza che tutto non si può fare, e poi permette ad un amministratore di evitare l’autoreferenzialità, grazie al confronto con i suoi cittadini.

A Campi Bisenzio il tutto si inserisce poi all’interno di un percorso sulla valorizzazione dei beni comuni.

Sono 35 in tutta Italia i Comuni che propongono il bilancio partecipativo.

Fuori dalla Toscana sono Arese (MI), Bergamo, Bronte (CT), Canegrate (MI), Casamassima (BA), Cinisello Balsamo (MI), Colorno (PR), Castel Maggiore (BO), Desio (MB), Gallarate (VA), Grottammare (AP), Isola Vicentina (VI), Locate di Triulzi (MI), Mira (VE), Modena, Novellare (RE), Parma, Paderno (MI), Dugnano (MI), Pescara, Pieve Emanuele (MI), Priverno (LT), Reggio Emilia, Rho (MI), San Benedetto del Tronto (AP), San Canzian d’Isonzo (GO), San Donato Milanese, Santa Sofia d’Epiro (CS), Vicenza e Vimodrone (MI).

Ci sono anche due Province: Reggio Calabria e Cagliari.

In Toscana sono sei i Comuni che l’hanno adottato come scelta di Governo: oltre a Campi Bisenzio sono Arezzo, Capannori (LU), Grosseto, Massa e Montespertoli (FI).

Bilancio partecipato a Campi, i numeri dal 2015
Nel triennio dal 2015 al 2017 a Campi hanno partecipato ai tavoli di discussione quasi 400 cittadini.  I voti online sono stati, nello stesso periodo, circa 4500, cresciuti progressivamente.

Nel 2015 la prima esperienza ha riguardato Sant’Angelo, San Piero a Ponti, San Cresci e San Donnino, riuniti un’unica zona.

Nel 2016 è stata la volta della frazione de ‘Il Rosi’, Capalle e la Villa’.

Nel 2017 è stata coinvolta la zona che comprendeva San Lorenzo, Santa Maria, San Martino e il centro.

Lo sviluppo sostenibile
L’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che sarà integrata da quest’anno con il bilancio partecipato, è un programma d’azione, con diciassette obiettivi, sottoscritto dai 193 paesi dell’ONU nel 2015.

Il fil rouge è l’armonizzazione della crescita economica con l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente.

Si parla di come contrastare i cambiamenti climatici, ma anche di istruzione, e dunque scuole, e buona salute, della gestione sostenibile di acqua pulita, di energia rinnovabile e accessibile a tutti, di buona occupazione e crescita economica, di innovazione e infrastrutture, di città sane e ben pianificare, di misure per prevenire catastrofi legate a calamità naturale. Tutte temi che coinvolgono anche la Regione.

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