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Camperio Ciani, nuova lettera aperta al Rettore Unipd

2004
Andrea Sigfrido Camperio Ciani


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Il Prof. Andrea Sigfrido Camperio Ciani torna a scrivere al Rettore dell’Università di Padova a seguito di una circolare che invita a maggiori controlli nei confronti degli over 50 non vaccinati

Il Prof. Andrea Sigfrido Camperio Ciani, Ordinario presso l’Università degli Studi di Padova, autorevole membro della Commissione DuPre, Dubbio e Precauzione, e del Comitato di Liberazione Nazionale, già nell’agosto del 2021 aveva indirizzato una lettera in cui annunciava il suo rifiuto ad utilizzare il Green Pass come strumento di accesso all’insegnamento, oggetto, poi, di un’intervista che ha rilasciato alla nostra testata.

A seguito di una circolare diramata nelle ultime ore, in cui lo stesso Rettore raccomanda di intensificare i controlli nei confronti dei dipendenti over 50 non vaccinati, Camperio Ciani è tornato a scrivere una nuova lettera aperta che riportiamo integralmente.

Colleghi, accademici, tecnici, ricercatori, amministrativi, direttori,

alla luce di tutto quello che sta succedendo nella nostra amata nazione, vi rendete conto della follia del Green Pass, che nulla ha a che vedere con la lotta alla pandemia o al contenimento degli infetti?

L’Università deve costituire il presidio del dubbio, della precauzione, del pensiero critico, e, soprattutto, del confronto scientifico. Invece, molti si sono rivelati obbedienti ad un potere dogmatico ed ingiustificabile, a norme liberticide ed incostituzionali, che calpestano i diritti inalienabili dei cittadini. Sta avvenendo senza alcun approccio critico, con l’indifferenza di chi sembra abbia dimenticato l’esercizio del pensiero.

Il Green Pass è inutile: non costituisce un presidio sanitario, ma è solo uno strumento di controllo, che cancella i diritti inalienabili di ogni cittadino. L’Università dovrebbe contrastare l’uso liberticida della tessera verde.

Io, forse unico, intuendo le tragiche conseguenze politiche, sociali ed economiche, lo scorso agosto 2021 mi sono rifiutato di esibire l’inutile tessera necessaria per esercitare il mio diritto all’insegnamento, pur essendone dotato.

Sono fiero di essere stato sospeso ed escluso da questa accademia nel periodo più oscurantista della Repubblica italiana. Non mostrerò mai il Green Pass ad un’accademia a cui, giorno dopo giorno, mi vergogno di appartenere.

Chi è ancora dotato di un pensiero critico, una forma di rispetto e supporto per le minoranze, si ribelli o sarà ritenuto colpevole in futuro. Tutta l’Europa sta rivedendo tale norma, mentre solo noi italiani siamo i “migliori” e gli accademici i “migliori” di tutti!

Viva la libertà, qualunque essa sia!

Basta Green Pass. Ribellatevi: voi siete l’Università!

Abbiamo contattato il cattedratico per una dichiarazione in esclusiva alla nostra testata:

Ho scritto questo messaggio al Rettore scandalizzato dal fatto che, nonostante tutta la narrazione stesse crollando, auspicava un maggior controllo della popolazione over 50 dell’Università. L’ho trovato scandaloso.

Un’idea sta franando e, nello stesso tempo, i suoi rappresentanti più ostinati diventano ancora più inutilmente intransigenti. Un atto orribile, di fronte al quale non potevo tacere.

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Autore Pietro Riccio

Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.