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Cambiamenti climatici e sicurezza in mare, primo laboratorio Interreg

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PO marittimo radar Livorno


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Al centro del living lab il progetto SICOMAR+ che vede la Regione Toscana capofila

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Si è tenuto stamattina, 14 aprile, in modalità online, il living lab dal titolo ‘Gestione dei rischi legati ai cambiamenti climatici e la sicurezza in mare’.

Al laboratorio, organizzato dall’Autorità di gestione del Programma Italia – Francia Marittimo 2014 – 2020, ha partecipato anche l’Assessore all’ambiente Monia Monni con un saluto in apertura. Un evento organizzato per ‘capitalizzare’ i 16 progetti che affrontano le problematiche relative ai rischi legati ai cambiamenti climatici e la sicurezza in mare.

Al centro del laboratorio il progetto SICOMAR+, che vede la Regione Toscana quale capofila di un progetto partecipato da 16 partner tra i quali anche consorzio il LaMMA.

Ha detto l’Assessore:

Il tema dei cambiamenti climatici è al centro dell’agenda politica della Regione. Rischio idrogeologico, erosione costiera, danni al patrimonio naturalistico provocati da incendi, incidenti marittimi, sversamento di sostanze tossiche in mare che minacciano le coste, eventi meteo marini estremi che mettono a rischio anche la vita umana: sono tutti temi ormai all’ordine del giorno che necessitano, da un lato, politiche di contrasto e, dall’altro, anche di azioni di adattamento per spezzare la concatenazione degli eventi e ridurre i danni.

Non essendo sufficienti gli strumenti ordinari occorre studiarne e metterne in atto nuovi, basati sulla ricerca scientifica ed in grado di trasformarsi in strumenti di governance utili per programmare gli interventi e rafforzare la cooperazione internazionale.

È indispensabile agire in modo coordinato, verso una stessa direzione.

SICOMAR+ rientra tra i progetti che si occupano della gestione dei rischi derivanti dalle emergenze in mare anche in riferimento agli impatti sull’ambiente marino. Tra le numerose attività previste, la realizzazione di un sistema di radar ad alta frequenza e di monitoraggio che copre tutta l’area del Mar Tirreno Settentrionale per la salvaguardia del sistema marino in corrispondenza del Santuario Pelagos.

Una rete di radar realizzata, e in corso di realizzazione, per monitorare le aree marine protette dell’area transfrontaliera, Secche della Meloria, Cinque Terre, Port-Cros e Porquerolles, Parco Marino Cap Corso e degli Agriati, Parco delle Boccche di Bonifacio e Parco della Maddalena, e le aree portuali di Livorno, La Spezia, Tolone, Bastia e Genova, progetto Sinapsi, anche in sinergia con il progetto IMPACT del Polo 5.

Obiettivi del sistema: rilevare in tempo reale gli incidenti in mare, rilevare la presenza di cetacei e di oggetti di grandi dimensioni con produzione di mappe interoperabili del tracciamento in real-time e mappe del traffico marittimo, migliorare la modellizzazione idrodinamica della dispersione di inquinanti in caso di incidenti, migliorare i servizi basati sulla previsione dello stato del mare, circolazione marina e moto ondoso.

Ha aggiunto Monni:

Il programma transfrontaliero Interreg Italia – Francia Marittimo ci ha offerto e ci offre il luogo ideale per poter costruire strumenti utili: un grande laboratorio dove i paesi che condividono lo stesso mare progettano e sperimentano azioni innovative da mettere in atto.

Il fatto che gran parte dei progetti siano stati ideati e sviluppati a partire da incidenti che si sono verificati o da esigenze concrete rilevate dagli operatori, non fa altro che rafforzare la concretezza e la necessità delle azioni proposte.

Il sistema previsto da SICOMAR+ va in questa direzione, in modo tale da rilevare dati oceanografici di tutto lo spazio marittimo transfrontaliero.

Passo successivo è ‘capitalizzare’ le buone pratiche sviluppate all’interno dei progetti, ossia far sì che tali pratiche diventino strumenti di gestione ordinaria. Su questo credo che, oltre all’impegno dei partner in un processo che potremo definire di ‘crescita dal basso’, ci sia bisogno anche di uno sforzo da parte delle Amministrazioni per recepire ‘dall’alto’ l’importanza degli strumenti costruiti ciascuno in in relazione alle proprie specifiche competenze istituzionali.

La Toscana, attraverso questo Assessorato, è impegnata e si impegnerà su questo.

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