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Brennero: il muro dipende dall’Italia



Le posizioni di Germania e Austria

Arriva oggi la notizia dell’incontro stampa tenutosi a Postdam, tra il ministro dell’Interno tedesco, Thomas de Maizière, e l’omologo austriaco Wolfgang Sobotka. La Germania ha confermato il suo appoggio alle direttive austriache sulla chiusura del Brennero: “Siamo preoccupati per l’alto numero di rifugiati che potrebbero arrivare dalla Libia attraverso l’Italia, ma quanto avviene a Vienna ed al Brennero dipende proprio dall’Italia”, ha detto con tono poco conciliante il Ministro dell’interno tedesco.
Entrambi i Paesi sono convinti che l’Italia debba rispettare gli impegni internazionali presi con gli accordi di Berlino e registrare i migranti in arrivo nel Bel Paese.

de Maizière, rispondendo a una domanda su quale sia il punto in cui l’Italia potrebbe dirsi sopraffatta dal flusso, ha detto che la Grecia, con 20 milioni di abitanti, ne ha accettati 60 mila; l’Italia, con 60 milioni di abitanti, potrebbe calcolare che il momento di chiedere aiuto potrebbe essere “a 350 mila. Ma siamo ben lontani da ciò”, sottintendendo, quindi, che alle condizioni attuali Roma non ha bisogno di aiuto. Il Ministro austriaco ha inoltre dichiarato che continueranno a costruire il muro lungo il confine, ma verrà reso operativo solo nel caso in cui l’Italia non sarà in grado di fermare il fiume di uomini, che dalla Libia è pronto ad arrivare in Italia

Il messaggio è chiaro: il modo in cui si comporterà l’Italia influenzerà le scelte austriache. Questa notizia arriva dopo il faccia a faccia di ieri tra Sobotka e Angelino Alfano sulla questione del Brennero. “Nessun muro al confine con l’Austria”; lo ha specificato il ministro dell’interno Angelino Alfano dopo un faccia a faccia con il suo omologo austriaco.

“Al Brennero – ha sottolineato anche il ministro austriaco Wolfgang Sobotka dopo l’incontro – “non ci sarà nessun muro come erroneamente è stato riportato, non ci saranno barriere, ma se necessario ci saranno controlli con il traffico rallentato e sui treni”. Notizie evidentemente in contraddizione con quanto dichiarato oggi.

Il Ministro dell’Interno italiano  aveva  avvertito che stava anche all’Italia fare in modo, attraverso una più stretta cooperazione tra le due polizie e controlli trasparenti, che la misura inclusa in un pacchetto di nuove norme anti-migranti approvata dal governo di Vienna non venisse messa in atto.

Alla luce delle parole dette Renzi ha ribadito la sua contrarietà rispetto alle scelte fatte da Vienna: “chiudere confini scelta slegata da ogni realtà. Stiamo cercando di fare un grande recupero di credibilità internazionale del Paese, soprattutto perché mentre noi allarghiamo i muri con la banda larga, altri costruiscono muri e chiudono confini, una cosa controtempo e totalmente slegati da qualsiasi tipo di realtà”.

Autore Monica De Lucia

Monica De Lucia, giornalista pubblicista, laureata in Scienze filosofiche presso l'Università "Federico II" di Napoli.

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