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#Blue_Humanities – Un ponte tra discipline umanistiche e scientifiche

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#Blue_Humanities


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Appuntamento il 16 febbraio alla Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Venerdì 16 febbraio 2024, ore 9:00 – 13:00, presso la Sala Donato Marino della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli si terrà l’evento #Blue_Humanities: un ponte tra discipline umanistiche e scienze marine.

Nel ‘decennio degli oceani’, termine con il quale le Nazioni Unite hanno definito la decade 2021 – 2030, l’attenzione globale è indirizzata verso l’importanza delle scienze marine come motore dello sviluppo sostenibile delle attività umane.

Blu è diventato un hashtag ricorrente: sempre più spesso si parla di ‘economia blu’, ‘chimica blu’, ‘biotecnologie blu’ e di recente anche di ‘discipline umanistiche blu’.

Ma cosa sono concretamente le Blue Humanities?

Il termine Blue Humanities è stato introdotto per indicare un approccio di ricerca, in ambito umanistico, volto a ricostruire il modo in cui il rapporto tra l’essere umano e il mare è espresso nell’arte, nella letteratura e in altre forme di produzione culturale.

Limitandoci alla produzione letteraria, le Blue Humanities ci aiutano a capire il modo in cui il rapporto tra l’essere umano e il mare è cambiato nel corso della storia, partendo dai classici antichi e moderni, come ‘Odissea’ e ‘Moby Dick’, fino a quelli del futuro come ‘Avatar 2 – La via dell’acqua’.

Tra le diverse forme di espressione culturale, c’è anche la scienza, che si distingue per la pervasività della sua visione della natura. Dalla fine del XIX secolo infatti, con la nascita dell’oceanografia e lo sviluppo della biologia marina, il mare è divenuto dapprima un oggetto di studio scientifico e, successivamente, con il consolidamento dell’ecologia e delle politiche ambientaliste, è divenuto una ambiente da proteggere e una risorsa da preservare.

Mobilitando i settori della ricerca umanistica oggi noti come Science Studies – Storia, Filosofia, Sociologia e Antropologia della ricerca scientifica -, le Blue Humanities ambiscono a ricostruire la storia delle rappresentazioni scientifiche dell’ambiente marino e dei presupposti teorici sui quali esse si fondano; ci informano sull’evoluzione di metodi, strumenti e protocolli di ricerca che di volta in volta sono stati individuati come procedure standard per lo studio dell’ambiente marino.

In una prospettiva sociologica, le Blue Humanities ci permettono, inoltre, di cogliere la pluralità di interessi socio – economici che gravitano e competono attorno al ‘mare’ intrecciandosi con gli obiettivi della ricerca scientifica svolta dalla Stazione zoologica Anton Dohrn e da altre strutture analoghe distribuite sul pianeta.