Resoconto sull’impiego delle risorse pubbliche e private e sugli obiettivi raggiunti
Riceviamo e pubblichiamo.
La trasparenza è uno dei pilastri dell’azione culturale della Fondazione Pietà de’ Turchini, che presenta il suo Bilancio di Missione 2024, uno strumento per restituire alla comunità – e a chi la sostiene – un resoconto chiaro sull’impiego delle risorse pubbliche e private e sugli obiettivi raggiunti.
Con 86 manifestazioni realizzate tra gennaio e dicembre, 78 artisti scritturati, di cui il 44% under 35, e 24 compagnie ospitate in 3 sedi operative stabili, le attività si sono distribuite su otto regioni italiane e quattro Paesi esteri, confermando l’impatto nazionale e internazionale del progetto. Ma la mission della Fondazione va ben oltre la produzione di spettacoli dal vivo.
Un team compatto di sette professionisti assunti stabilmente, uniti da un rapporto di amicizia e stima reciproca, lavora quotidianamente per promuovere anche la ricerca scientifica, l’organizzazione di conferenze, seminari e convegni, lo sviluppo di percorsi formativi vocali e strumentali, nonché la crescita del progetto editoriale Turchini Edizioni – oggi punto di riferimento per studiosi e appassionati della storia musicale napoletana.
A questo si affianca l’etichetta indipendente Turchini Records, che produce e distribuisce progetti discografici di ensemble in residenza e artisti ospiti. Nel 2024, la Fondazione ha generato complessivamente 2.324 giornate lavorative e coinvolto 11.670 spettatori.
Il nostro lavoro è frutto di un impegno costante, alimentato da passione e visione. È un progetto che nasce da una scelta esistenziale prima che professionale.
Lo afferma Federica Castaldo, Presidente della Fondazione dal 2018, affiancata dal Direttore generale Marco Rossi, dalla project manager Giuliana Carbone e dal musicologo Paologiovanni Maione dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli.
Castaldo continua:
Siamo consapevoli che ogni euro pubblico investito in cultura debba generare valore sociale.
Per questo chiediamo continuità e stabilità nel sostegno pubblico, elemento essenziale per garantire la vita delle nostre storiche sedi di Santa Caterina da Siena e San Rocco a Chiaia, e per continuare a operare in un contesto, quello del Mezzogiorno, dove le risorse private per la cultura restano molto limitate sebbene siano presenti ad oggi modalità di sostegno incentivanti per imprese e privati, quali ad esempio l’Art Bonus.
La Fondazione, che da 27 anni si dedica alla tutela e valorizzazione del patrimonio musicale e teatrale del Sud Italia, si conferma così un presidio culturale d’eccellenza, capace di coniugare innovazione e tradizione, rigore scientifico e impatto sociale.
