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Balneum Mariae

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Balneum Mariae di Vincenzo Cacace


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Olio su tela, cm.70×50

È la terra nera… quella limacciosa materia che il grande Nilo nelle sue abbondanti piene ciclicamente deposita nei campi e… che li fa rigogliosi, al limitare degli acquitrini…
è forse proprio quel particolare “Impiastro Elementare”, la “Sostanza Prima” di cui Maria l’ebrea riempì la sua vitrea ampolla… quella o chissà che altro, utilizzò in quel suo strano ed “alchemico magistero” che, ancora oggi, porta il suo nome… e… poi si narra che, per lungo tempo ella ne controllò l’ebollizione… seguendone le sue fasi… quelle dell’opera di trasmutazione… poi, per millenni, tanti altri instancabili “maestri” dell’Arte Regia continuarono ad adoperarne il “metodo”… ma, è un enigma, un mistero, perché non si seppe mai “cosa” riuscì a produrre o a trasmutare quella donna nata schiava in Egitto e… sorella misteriosa di Aronne… e di Mosè…!

Sorgi… ordunque… come un’immagine antica Alma Mea… “Soror Mystica”… nelle acque calme nelle quali vorrei immergermi con te nelle mie sere d’Estate… tra il tramonto del sole e l’apparire argenteo della Luna… proprio tu che, infine, reggi il mio mondo come una corona di ideali geometrie che non hanno nel sogno un gravoso peso… perché le mie incorporee architetture mentali sono diventate nel tempo anche le tue… e la mia pietra squadrata, anche se ancora da limare, alla fine ti appartiene… ed anche di quel galleggiante, alchemico “matraccio” vorrei fartene dono… non appena il prezioso “risultato” tanto atteso mi apparirà, nella fase finale della “rubedo”… la rossa Opera Aurea… vederla finalmente… manifestando la sua splendente Stella del Compost… completando così ma… trasposta in me… nell’Alchimia interiore l’Essenza e l’Architettura del Sogno… squarciando nembi di vapore acqueo, dunque procederò usando quel suo Simbolo e connotato sapienziale come un regolo… un calcolatore… così come fecero gli antichi costruttori per realizzare tra fisicità e metafisica… “l’impossibile”… in un gotico “tutto sesto”.

Che dici?…

Tu sorridi… ironica… enigmatica… forte del tuo femminino mistero e… mi domandi, se andremo presto anche noi a… Compostella? In pellegrinaggio… in cammino religioso…
No quella è altra cosa… e… forse così si chiama perché è già avvenuto un “evento” aureo nella vita di qualcun altro… o perché è risaputo che è proprio lì che un tempo… s’incontravano i sapienti!

E… il Balneum Mariae era presente in quel fondersi e trasmettersi Conoscenza al cospetto di un immenso oceanico “Balneum” del finis terrae… e poi tornare ad alimentare il proprio minimale Athanor…

Dai Anima mia… forse quello che si vede galleggiare nell’opera dipinta non è un vero “matraccio” o un “alambicco”… e può darsi che sia semplicemente una bottiglia che ha attraversato un naufragio… abbandonata ai flutti ed in essa si sia disciolto in salmastra acqua marina… un messaggio disperato… una richiesta d’aiuto… sai, molto spesso anche una semplice ed appassionata lettera d’amore può essere una richiesta ad essere soccorsi dal naufragio esistenziale che spesso ci assale…

Ora mi domandi se sono felice? E… non ti accorgi che mi hai già salvato!

Balneum Mariae… in esso è la “sostanza prima” che nebulizza… condensa… trasuda… ricade e ribolle… tutta l’esistenza tra Spirito e Materia è una continua ricaduta dalla pentola rovente e ribollente dall’Athanor al mare “introvabile” della Tranquillità, lo stesso che “disattenti geografi” hanno posizionato… non in terra, bensì… sulla Luna… dal lato sidereo a noi visibile… ma sempre pronto a sbeffeggiarci!

E… quindi?
Forse non ci sarebbe lenimento alcuno se non ci fosse per noi… sempre pronto a salvarci… l’aiuto amorevole della Lunare Polarità… sempreché disposta ad offrirci il “passaporto” per quel mare.

Cosmiche attrazioni… magnetismi… influssi si ripercuotono nei nostri microcosmi… e
tra basse ed alte maree ogni anima, come anche la mia, si distilla e poi si condensa… ricadendo su se stessa… ed ogni volta il suo “secreto” animico cerca di farsi più puro e immateriale…

Ogni giorno la storia si ripete e quindi coscientemente… rinasco apprendista… perché quell’Arte che mi illudo d’aver scelto, ma in realtà è lei che ha scelto me, è davvero senza Tempo e richiede molta tolleranza… molta pazienza… essenziale, dunque, è l’alchemico Balneum Mariae…

Ed allora mi rimbocco le maniche quindi… con diligenza riattivo il fuoco del fornello tra fuliggine e faville e controllo il livello dell’acqua in cui galleggia… ebbene sì… gli anni passano e ancora ribolle…

Ma tu, Amore, emergi… sorgi pure tra la mia Anima e quell’opera ancora incompleta che continuo a perfezionare disperatamente perché non abbandono la ricerca per conseguire la più giusta trasmutazione… che forse non servirà alla Gloria del Mondo ma, in maniera certamente più discreta… intima… nascostamente nel nostro interno mare, grato ricambierà… il Dono prezioso che il tuo sguardo sereno… mi ha già regalato!

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Autore Vincenzo Cacace

Vincenzo Cacace, diplomato all'Istituto d'Arte di Torre del Greco (NA) e all'Accademia di Belle Arti di Napoli, è stato allievo di Bresciani, Brancaccio, Barisani, ricevendo giudizi positivi ed apprezzamenti anche dal Maestro Aligi Sassu. Partecipa alla vita artistica italiana dal 1964, esponendo in innumerevoli mostre e collettive in Italia e all'estero, insieme a Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Ugo Attardi, e vincendo numerosi premi nazionali ed internazionali. Da segnalare esposizioni di libellule LTD San Matteo - California (USA), cinquanta artisti Surrealisti e Visionari, Anges Exquis - Etre Ange Etrange - Surrealism magic realist in Francia, Germania e Italia.