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Associazione Avvocati 3.0: dibattito fra le parti su usura bancaria

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usura bancaria


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Interessante convegno al Tribunale di Torre Annunziata (NA)

Si è concluso il convegno in materia di Usura Bancaria – aspetti civili e penali, dottrina e giurisprudenza usura bancaria tenutosi a presso il Tribunale di Torre Annunziata (NA), martedì 12 giugno 2018, organizzato dall’associazione Avvocati 3.0 di Torre Annunziata. Gli argomenti trattati dai relatori sono stati intensi e ricchi di spunti utili per i partecipanti.
Ad aprire i lavori l’Avvocato Maria Florinda Di Leva, presidente dell’Associazione, che introduce gli ospiti e cede la parola all’Avv. Gennaro Torrese, Presidente Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Torre Annunziata. Quest’ultimo ribadisce l’importanza di tale materia e la capacità di essere, da un lato sempre più preparati per affrontare la crescita dei contenziosi che si stanno sviluppando nelle aule di giustizia, dall’altro di aprire un dialogo con gli istituti per individuare eventuali possibili accordi stragiudiziali.

Segue l’intervento dell’Avvocato Gennaro Imbò, penalista del foro del Tribunale di Torre Annunziata, che, segnalando i principali passaggi dell’articolo 644 de CPP e la sua centralità in materia di usura, richiamata dalla Legge 108/96, si sofferma sulle inclusioni di tutti i costi connessi al finanziamento, come previsto dalla legge, tra cui le commissioni di massimo scoperto, e spiega i concetti di usura pattizia, tracciando un preciso percorso relativo alla prescrizione e spiegando che essa decorre dalla data dell’ultima dazione.

Illustra quindi, nel dettaglio, anche le caratteristiche dell’usura soggettiva, stato di bisogno dei soggetti, per poi concludere con una corretta definizione del reato previsto dalla Legge 108/96.

La dott.ssa Anna Ida Capone, PM della Procura di Santa Maria Capua Vetere (CE), nel ribadire i concetti espressi, mostra un preciso format di ciò che accade in materia di usura negli ultimi tempi. Dalla denuncia ricevuta, spesso con allegate perizie di parte, la Procura nomina un CTU per la verifica ed è proprio in questa fase che la situazione diventa più complessa, in quanto la stessa verifica potrebbe essere fatta con diverse modalità in base alle circolari di Banca d’Italia e alla Legge 108/96 – art. 644 cpp.

Il PM rimarca che una delle problematiche principali da superare consiste nell’individuazione del “responsabile con riferibilità soggettiva” e questo diventa molto difficile in caso di una banca; potrebbero essere i legali rappresentanti così come i direttori. Conclude dicendo che l’archiviazione è una delle principali scelte che fa in base alla difficoltà di identificare chi abbia commesso il dolo.

Il dott. Giugliano di Mediolanum illustra il rispetto e il rigore dell’interpretazione dei tassi applicati dall’istituto, illustra le tabelle MEF con i relativi tassi soglia e si sofferma sulla prossima applicazione dal 2019 del MFID Markets in Financial Instruments Directiv per la trasparenza delle banche ai clienti.

La parola passa quindi a Ex Parte Creditoris, che, nell’esporre le finalità della propria organizzazione a tutela delle banche, cita alcune sentenze, evidenzia l’esclusione della sommatoria tra i tassi corrispettivi e di mora e mostra l’evoluzione del quadro giurisprudenziale del momento.

Infine, conclude il dott. De Vincenzo, esperto finanziario ctp, saggista, autore di diversi libri in materia di usura, che riprende i vari interventi, rispondendo ad alcune affermazioni non condivise, la prima sull’aspetto penale della mancanza di individuare la riferibilità soggettiva. Richiama l’attenzione sul fatto che da un lato questo non dovrebbe essere un problema del cittadino o dell’impresa, dato che non va dimenticato che è vittima accertata dell’usura; dall’altra esistono sentenze che individuano legali rappresentanti, direttori o altre figure come responsabili diretti, quindi pur rispettando quanto detto, è sempre una questione di scelte.

In merito all’intervento dell’avvocato che lo ha preceduto, si sofferma a spiegare in modo  tecnicamente preciso sotto il profilo finanziario cosa significa la sommatoria degli addendi e come si calcola, ribadisce che ogni onere connesso al finanziamento va inserito art. 644 cpp e introduce il concetto estremamente interessante dei ricavi.
La banca dove apposta quegli incassi nei propri bilanci? Ovviamente nei ricavi!
Infine, indica l’intero percorso fatto di step precisi dalla verifica delle condizioni applicate dalle banche o dalla finanziarie, la citazione, le memorie ex art.183, i quesiti e la ctu, tutte azioni importanti e funzionali per creare le basi di un’ottima transazione con la banca cerca di evitare di giungere alla sentenza. De Vincenzo termina dicendo che le banche oggi, d’innanzi ad un giudizio ben strutturato e fondato su fatti oggettivi e precisi, sono molto disponibili a definire un accordo.

L’Avvocato Maria Florinda Di Leva, infine, ringraziando tutti i presenti, riepiloga brevemente i vari interventi e chiude il convegno.

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Autore Pietro Riccio

Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.