Ti scarichi una app per controllare il ciclo, per segnarti quando stai male, per capire quando potrebbe arrivarti o semplicemente per tenere traccia del tuo umore.
Oppure usi una di quelle che ti aiutano a monitorare il sonno, la pressione, l’attività fisica, magari perché vai in palestra o perché stai cercando di rimetterti in forma dopo un periodo difficile.
Tutto normale, tutto comodo. Ma c’è un problema: queste app sanno molto più di quanto pensi. E spesso, lo dicono molto meno di quanto dovrebbero.
Uno studio dell’Università di Cambridge ha analizzato diverse di queste applicazioni e ha scoperto che tanti dati personali, anche molto delicati, vengono raccolti in silenzio e spesso girati a terze parti.
Non si tratta solo di nome, e-mail e geolocalizzazione, ma anche di informazioni intime: se stai cercando un figlio, se hai avuto rapporti, se hai preso la pillola, se hai sintomi ansiosi, se hai avuto un attacco di panico.
E per lui, magari, l’app in questione è quella che controlla il battito cardiaco durante gli allenamenti, ma intanto registra anche l’ora in cui dorme, quando si sveglia, che farmaci assume e in quali giorni non riesce nemmeno ad alzarsi dal letto.
E alcune di queste ti chiedono, e glielo dici, anche che cosa mangi in quei giorni o quando ti viene la tachicardia.
Queste informazioni finiscono sempre in mano a chi costruisce pubblicità su misura, a chi vuole sapere tutto di te prima di proporti qualcosa, a chi non ha nessun interesse nella tua salute ma ha moltissimo interesse nei tuoi dati.
Alcune app lavorano per guadagnare con la pubblicità, e i dati che raccogli da solo, a occhi chiusi, valgono molto più di quello che pensi. Il solo fatto che un utente stia cercando una gravidanza può valere, per certe aziende, centinaia di volte più di un’informazione banale come l’età o la città in cui vive.
E allora succede che lui, che ha iniziato a usare quell’app solo per misurare i progressi della corsa, cominci a ricevere pubblicità di integratori, farmaci, visite specialistiche e messaggi “mirati” sulla sua forma fisica.
E lei, che stava usando l’app per capire se fosse il caso di parlare con il ginecologo, si ritrova circondata da annunci su test di gravidanza, pillole dimagranti e cliniche private.
Tutto questo spesso avviene con il tuo consenso, perché hai cliccato “accetta” senza leggere, perché avevi fretta, perché non ti sembrava importante.
Ma se un giorno quei dati dovessero finire nelle mani sbagliate, se fossero usati per discriminarti, per escluderti da un lavoro o per giudicare le tue scelte personali, allora capiresti che la privacy non è una questione tecnica, ma un diritto. E che proteggere la tua salute digitale è parte della tua libertà.
Non serve essere esperti, basta essere consapevoli. Scegliere con attenzione, chiedersi perché un’app gratuita voglia sapere così tanto, e ricordarsi che non tutto quello che sembra utile è davvero innocuo.
La tecnologia può aiutarti, ma solo se tu aiuti te stesso a non esserne schiavo. E la prima difesa, come sempre, è sapere cosa stai facendo e a chi stai consegnando la parte più fragile di te.
Ci insegnano a tenere le gambe chiuse, il portafogli al sicuro, la mascherina sulla bocca. Ma nessuno ci insegna a tenere chiusa quella app. E così finisce che raccontiamo tutto a uno schermo e poi ci stupiamo se qualcuno ne approfitta. A volte, più che una rivoluzione digitale, sembra un suicidio collettivo firmato con l’impronta del dito.
E noi lì, a cliccare “accetto”, come chi firma una cambiale senza leggerla. Poi però non lamentiamoci se un giorno ci chiederanno conto anche di quando avevamo il mal di pancia.
Autore Gianni Dell'Aiuto
Gianni Dell'Aiuto (Volterra, 1965), avvocato, giurista d'impresa specializzato nelle problematiche della rete. Di origine toscana, vive e lavora prevalentemente a Roma. Ha da sempre affiancato alla professione forense una proficua attività letteraria e di divulgazione. Ha dedicato due libri all'Homo Googlis, definizione da lui stesso creata, il protagonista della rivoluzione digitale, l'uomo con lo smartphone in mano.













