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Animali e anima: ritorno al paradiso perduto

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Animali e anima


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La parola “animali” affonda le sue radici nel termine “anima”, evocando la connessione profonda con il soffio vitale che accomuna ogni creatura vivente.

Gli animali non sono solo compagni di viaggio, ma esseri puri, immuni dal peso del peccato originale. Se l’uomo fu cacciato dal Paradiso terrestre per le sue colpe, gli animali ne restarono idealmente custodi, portatori inconsapevoli di quella purezza originaria che abbiamo smarrito.

In occasione della benedizione degli animali a cui ho assistito domenica 19 gennaio a Loreto, è stata offerta un’opportunità unica: contemplare la loro presenza come un ponte verso quella sacralità dimenticata.

Essi vivono nel qui e ora, senza il fardello di una coscienza tormentata, e proprio per questo possono insegnarci molto sul senso dell’esistenza.

Tuttavia, per riscoprire questa armonia perduta, dobbiamo uscire dall’equivoco di un antropocentrismo che pretende di dominare e sfruttare la natura. Questo approccio, radicato in un’idea di superiorità umana, ha spezzato l’equilibrio con il creato, rendendoci ciechi davanti al valore intrinseco degli esseri viventi e della Terra stessa.

Gli animali non sono risorse o strumenti, ma manifestazioni viventi di una volontà divina che ci chiama a vivere in comunione, non in regime di sfruttamento.

Sant’Antonio Abate, protettore degli animali, ci ricorda che essi sono simboli viventi della nostra connessione con il divino. Riconoscerne il valore significa ritrovare una parte di noi stessi, quella che è ancora capace di vivere in armonia con il creato.

La loro benedizione, dunque, non è solo un atto di protezione, ma un invito a riflettere sulla nostra responsabilità verso il mondo naturale e sulla possibilità di tornare, almeno spiritualmente, al nostro Eden perduto.

Che ogni carezza, ogni sguardo condiviso con un animale, sia un piccolo passo verso il superamento della nostra arroganza e il recupero della nostra anima collettiva.

Solo così potremo sperare di ritrovare quel Paradiso che non è mai del tutto scomparso, ma vive ancora, intatto, nel cuore della Natura.

Autore Raffaele Mazzei

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