Chiave toscana per diffondere lettura a scuola
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Leggere a scuola, ad alta voce o in forma autonoma, migliora il successo scolastico. Non solo, arricchisce il vocabolario, migliora la comprensione, stimola l’immaginazione, il pensiero critico e favorisce l’empatia.
Lo sa bene il team di ‘Leggere: Forte!’, progetto regionale nato ormai nel 2019 che oggi è stato protagonista dell’incontro della prima giornata allo stand della Regione Toscana al Salone internazionale del Libro di Torino.
Davanti a un pubblico fatto non solo di lettori ma soprattutto di insegnanti, hanno illustrato e parlato del progetto Cristina Giachi, Presidente della Commissione Istruzione formazione, beni e attività culturali della Regione, Sara Mele, responsabile dell’intervento ‘Leggere: Forte!’, Gaia Stock, alla guida della edizioni Einaudi Ragazzi e Maddalena Fossombroni, della libreria fiorentina Todo Modo.
Cristina Giachi ha detto:
In Toscana continuiamo convintamente a investire sulla lettura e sulla sua diffusione, rendendola accessibile a tutti e ‘Leggere: Forte!’ è un esempio concreto del nostro impegno e della nostra visione: introduciamo la lettura ad alta voce dai nidi d’infanzia fino alle scuole superiori di secondo grado.
E questa è la forza di ‘Leggere: Forte!’, portare la lettura a scuola a tutti. Un progetto collettivo e coordinato che coinvolge una regione intera, l’unica in Italia peraltro, promosso dalla Regione Toscana insieme ai Ministeri dell’Istruzione e della Cultura e agli Atenei e rivolto sì agli studenti e alle studentesse, ma che prevede formazione per i docenti ed è accompagnato da una serie di ricerche che misurano gli impatti ottenuti.
Sara Mele ha detto:
Sono cinque anni che portiamo avanti questo progetto su cui la Regione ha già investito nel complesso 2 milioni di euro.
La lettura ad alta voce e la lettura autonoma praticate in modo coordinato, sistematico e continuativo, consentono di ridurre l’impatto delle differenti provenienze socio-economico-culturali sul vocabolario, sulle competenze linguistiche di base e, in termini più generali, sulle dimensioni cognitiva, emotiva, relazionale ed identitaria delle bambine e dei bambini, limitando così la predestinazione all’insuccesso formativo che colpisce chi parte da posizioni di svantaggio e favorendo la cosiddetta ‘parità dei punti di partenza’.
E sulla forza e l’importanza della lettura, la Toscana è impegnata non solo con ‘Leggere: Forte!’ ma anche con una proposta di legge, ‘Leggere Liberi’, rivolta al Parlamento italiano, di cui Cristina Giachi è stata prima firmataria, in cui si chiede di inserire 15 minuti di lettura libera e silenziosa nelle scuole di ogni ordine e grado.
Giani spiega:
Un progetto semplice ma rivoluzionario che in molte scuole della Toscana è già realtà, grazie anche a percorsi dedicati a premi letterari e alla poesia, che rafforzano il rapporto tra i giovani e i libri.
In sostanza, la Pdl punta a far diventare nazionale quella che in Toscana è una pratica già molto diffusa.
