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Al Safari Park Lago Maggiore è arrivata l’elefante Maya

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La salvaguardia della specie animale: il ruolo dei parchi zoologici nel 2018

Riceviamo e pubblichiamo.

I parchi zoologici sono un luogo protetto, all’interno del quale i visitatori percorrono un circuito, a bordo della propria auto, per osservare gli animali selvatici, come in un vero e proprio safari africano, sebbene oggi si cerchi di incentivarli ad usufruire dei trenini messi a disposizione dalla struttura, con lo scopo di ridurre l’inquinamento, conservare l’ecosistema e disturbare il meno possibile chi il parco lo abita: gli animali.

Non è un normale zoo, quindi, ma un luogo molto più grande in cui animali di grossa e piccola taglia vivono in uno stato di semilibertà che riproduce in tutto e per tutto il loro habitat d’origine.

Il primo parco zoologico della storia risale agli anni ’50 e fu aperto negli USA.

Una giungla africana di 300 acri di diverse specie di piante e animali selvatici, accoglieva i visitatori che potevano esplorare l’area a bordo di un trenino turistico.

Un modello successivamente replicato in tutto il mondo, che col tempo è
andato a sostituire il tradizionale zoo.

Oggi, visitare un parco zoologico significa trascorrere uno o più giorni osservando gli animali e rispettandone la loro libertà.

Una bella occasione, per grandi e piccini, per apprendere tutto sul loro comportamento e sul loro modo di vivere… e convivere.

Ma non solo, lo scopo del parco zoologico è anche quello di istruire e sensibilizzare sulla salvaguardia dell’ambiente e delle specie animali anche attraverso laboratori didattici ed attività di ricerca dedicate a scuole e famiglie.

Il tema della salvaguardia faunistica ha acquisito maggiore importanza con il decreto legge 73, entrato in vigore il 21 marzo 2005, con l’obiettivo di ‘dettare norme in materia di giardini zoologici finalizzate a potenziarne il ruolo nella conservazione della biodiversita’, allo scopo di proteggere la fauna selvatica e di salvaguardare la stessa diversità biologica.

Un momento importante che determinò l’obbligo di licenza da parte dei parchi, il sequestro delle strutture che non rispettavano le norme e la conseguente chiusura di alcune di queste.

Molte le associazioni che in questi anni si sono impegnate affinchè la legge venisse seguita e applicata ovunque; tra queste, per citarne qualcuna, il WWF, la più grande organizzazione mondiale per la conservazione di natura, habitat e specie in pericolo, l’Unione Italiana dei Giardini Zoologici e Acquari UIZA, l’Associazione Mondiale di Zoo e Acquari WAZA e l’Association of Zoos and Aquariums AZA.

Il ruolo primario di un parco zoologico di oggi comprende la conservazione della biodiversità e la salvaguardia delle specie animali dal rischio estinzione, attraverso un lungo e complesso lavoro di ricerca e reinserimento nell’habitat d’origine degli animali.

Questo succede grazie all’impegno ed alla professionalità di personale esperto e qualificato, come veterinari specializzati e ricercatori, ma anche grazie a chi acquista il biglietto per visitare il parco e che, spesso inconsciamente, contribuisce a finanziare le spese per il nutrimento e la cura degli animali, la manutenzione del parco, la ricerca.

Tra i parchi zoologici riconosciuti dalla legge in Italia, circa una cinquantina, il ‘Safari Park Lago Maggiore’, Pombia-Novara, si impegna proprio a portare avanti i progetti legati alla tutela degli animali.

Uno di questi si chiama SOS Elefanti Onlus, una fondazione senza fini di lucro, istituita nel luglio 2011, con lo scopo di promuovere la conservazione degli elefanti del Borneo.

La missione di SOS Elefanti Onlus è quella di fornire supporto tecnico e finanziario ai programmi di gestione e protezione degli elefanti presenti nelle loro rispettive aree.

SOS Elefanti si occupa, inoltre, dell’assistenza nella gestione di zone protette per elefanti e del supporto alle iniziative di riproduzione in cattività e ai programmi di ricerca condotti nei Paesi di origine dell’elefante del Borneo.

Una parte dell’incasso dell’ingresso al parco viene destinata proprio al finanziamento di SOS Elefanti per l’acquisto di equipaggiamento, nutrimento e tutto ciò che è necessario per la tutela e la conservazione degli elefanti.

Grazie a SOS Elefanti Onlus, lo scorso giugno al ‘Safari Park Lago Maggiore’ è arrivata Maya, un bell’elefante femmina di razza indiana, la più comune delle quattro sottospecie di elefante asiatico che arriva a misurare fino a 6,5 m di lunghezza per 3 metri di altezza e 5 tonnellate di peso.

Classe 1968, Maya sembra portare dentro lo spirito e il carattere forte di chi lotta per conquistare i propri diritti… e lei ci è riuscita!

Liberata a Marsiglia, Maya è arrivata in Italia al ‘Safari Park Lago Maggiore’ denutrita, con un’artrosi agli arti posteriori ed una brutta infezione all’arto posteriore destro.

Da subito, nutrita e curata, Maya ha ora una casa e tutto l’amore che fino a pochi mesi fa gli è stato negato.

Grazie ad SOS Elefanti, nuove stalle e alloggi sono stati costruiti per ospitare Maya, un luogo accogliente in cui si può muovere in tutta libertà senza essere disturbata dal pubblico.

In futuro, solo quando Maya sarà pronta, altri elefanti che come lei non sono stati fortunati nella vita, arriveranno a farle compagnia.

Lo staff esperto di ‘Safari Park Lago Maggiore’, che già negli anni passati si è occupato delle cure e del reinserimento nel proprio habitat di alcune specie animali, ricordiamo il caso delle tigri siberiane Drako e Kuma, sta riservando a Maya una dieta a base di verdure ed integratori che in poco tempo la renderanno più forte.

‘Safari Park Lago Maggiore’ non ha voluto comunicare immediatamente l’arrivo di Maya per tutelarne la sua incolumità e per proteggerla dall’occhio curioso di un pubblico che, seppur affettuosamente, non vede l’ora di conoscerla e di fare il tifo per lei.

Maya ha bisogno dell’appoggio e dell’incoraggiamento di ognuno di noi!

Presto sarà attiva una pagina a lei dedicata sul sito.

Seguitela anche sulla pagina Facebook del parco: @pombiasafaripark.

E non dimenticate gli hashtag#sosteniamomaya #soselefanti.

Maya

 

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