19 produttori della Piana del Sele per il ritorno alla terra
Riceviamo e pubblichiamo.
Promuovere il ritorno alla terra, alle produzioni autoctone della Campania, alle valenze agroalimentari del territorio. È questo l’obiettivo di 19 imprenditori della Piana del Sele, che si sono messi insieme e hanno aderito alla Organizzazione produttiva “Solco Maggiore”.
Un obiettivo che può rappresentare anche il motore per lo sviluppo del settore ma che ha bisogno del sostegno istituzionale e di norme precise.
Ne è convinta anche Angelica Saggese, componente della Commissione Agricoltura del Senato della Repubblica che, intervenendo alla presentazione a Napoli del progetto “Sapore Maggiore” organizzato dall’organizzazione produttiva “Solco Maggiore” presso Eccellenze Campane, ha detto:
Occorre avvicinare i giovani all’Agricoltura, garantendo, anche attraverso u n intervento legislativo, un ricambio generazionale nel settore.
La Saggese ha ricordato anche l’esperienza virtuosa delle mense scolastiche a kilometro 0:
una idea vincente che andrebbe riprodotta.
Quella della Organizzazione produttiva Solco Maggiore è una realtà cresciuta in poco tempo che, attraverso la dedizione alla terra e all’agricoltura ha saputo creare sviluppo segnando un fatturato complessivo di circa 30 milioni di euro annui.
Ha spiegato Antonio Vocca responsabile generale della O.P. Solco Maggiore:
Il progetto punta a promuovere il territorio, in tutte le sue valenze, siano esse ambientali o turistiche, attraverso l’agroalimentare.
Ha aggiunto il presidente della Organizzazione produttiva, Francesco Rispoli:
Contribuire alla formazione di una cultura enogastronomica fondata sul recupero della stagionalità e del naturale al 100%.
I 19 agricoltori presenti all’evento hanno parlato delle loro esperienze legate al recupero delle tipicità del territorio, del biologico, del rapporto con la terra.
Ha proseguito Gerardo Vocca:
Importanti da questo punto di vista le certificazioni di qualità.
Ma l’organizzazione Solco Maggiore, che commercializza prodotti ortofrutticoli conferiti dai propri associati, ha l’obiettivo finale di realizzare e implementare la filiera corta.
Un obiettivo che però non tralascia i mercati esteri. Per questo, sono state coinvolte due figure-chiave: Cosimo Mastrangelo, esperto di finanza internazionale, e Giovanni Solinas, europrogettista.
Tre le tappe previste per gli “educational” gastronomici:
– 14 ottobre – presso la bottaia dei Feudi di San Gregorio ad Atripalda;
– 20 ottobre – presso la stanza del gusto a Napoli;
– 26 novembre – presso la tenuta Poggitazzi in provincia di Arezzo.