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Accuse corruzione PE: misure ambiziose e progressi rapidi

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Parlamento europeo


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Le riforme concordate dai leader del Parlamento sono “un primo passo necessario”

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Parlamento europeo in Italia.

I deputati chiedono ulteriori riforme, sulla base di quelle annunciate dalla Conferenza dei presidenti, e la rapida istituzione di un Organismo etico indipendente dell’UE.
Giovedì 16 febbraio, il Parlamento ha adottato due risoluzioni sulla questione della trasparenza e dell’integrità del processo decisionale dell’UE.

Necessarie riforme forti e immediate

Facendo seguito alle misure richieste dal Parlamento nel dicembre 2022 e accogliendo la recente decisione della Presidente e dei capigruppo del Parlamento come “un primo passo necessario”, i deputati ribadiscono che mostreranno “tolleranza zero nei confronti della corruzione sotto qualsiasi forma e a qualsiasi livello” e insistono sul fatto che il Parlamento deve mostrare “un’unità inequivocabile” e “ferma determinazione” a questo proposito.

La risoluzione sul seguito da dare alle misure richieste dal Parlamento per rafforzare l’integrità delle istituzioni europee è stata adottata con 401 voti favorevoli, 3 contrari e 133 astensioni.

Nel testo, si elencano le aree in cui sono necessari ulteriori miglioramenti:

– una migliore attuazione del Codice di condotta, comprese nuove sanzioni finanziarie, e l’introduzione di un maggior numero di attività sanzionabili;

– il divieto di qualsiasi attività retribuita che possa creare un conflitto di interessi con il mandato da deputato;

– un processo di approvazione per i viaggi pagati da paesi terzi e una verifica supplementare per gli assistenti dei deputati e per il personale che lavora in settori politici sensibili, in particolare negli affari esteri, nella sicurezza e nella difesa;

– riformare il Comitato consultivo sulla condotta dei deputati per permettergli di controllare i deputati proattivamente e svolgere i compiti dell’Organo etico indipendente dell’UE fino alla sua istituzione;

– dichiarazioni patrimoniali da parte dei deputati all’inizio e alla fine di ogni mandato e maggiori informazioni sui lavori accessori;

– risorse adeguate per il Registro per la trasparenza per verificare l’esattezza delle informazioni pubblicate;

– estendere agli assistenti e al personale del PE l’obbligo dei deputati, che svolgono un ruolo attivo ed esercitano “un’influenza chiara e immediata sull’evoluzione di fascicoli specifici”, di dichiarare tutte le riunioni programmate con i rappresentanti diplomatici di paesi terzi, e salvo in casi in cui ciò possa mettere in pericolo le persone coinvolte o compromettere l’interesse pubblico;

– allineare le norme interne alla direttiva sugli informatori;

– estendere le misure adottate per i rappresentanti del Qatar a quelli del Marocco.

Requisiti di trasparenza più severi per le ONG

Il Parlamento vuole rivedere le norme attuali per accrescere la trasparenza e la responsabilità delle ONG, in particolare su governance, bilancio e influenza straniera. Si chiede un esame finanziario completo delle ONG prima che queste siano iscritte nel Registro per la trasparenza.

Le ONG che ricevono denaro da terzi e che invece non sono tenute a iscriversi nel Registro, dovrebbero comunque essere obbligate a pubblicare le loro fonti di finanziamento, dicono i deputati, che chiedono anche l’immediato congelamento di tutti i finanziamenti UE a favore di tali ONG, se non sono pubblicate tali informazioni.

Tuttavia, i deputati criticano il ricorso allo scandalo della corruzione per lanciare una ingiusta campagna diffamatoria contro le ONG e ribadiscono il loro sostegno alle organizzazioni della società civile che difendono i diritti umani e l’ambiente, nel pieno rispetto delle norme in materia di trasparenza e integrità delle istituzioni europee.

Infine, i deputati chiedono che Commissione speciale sulle ingerenze straniere ING2 e gli altri organi responsabili rivedano le norme etiche del Parlamento prima dell’estate.

Basta ritardi per l’Organismo etico indipendente

In una votazione separata, il Parlamento ribadisce la richiesta di un Organismo etico indipendente per le istituzioni dell’UE, sulla base delle proposte dei deputati del settembre 2021, per ripristinare la fiducia dei cittadini.

La risoluzione sull’istituzione di un Organismo europeo indipendente è stata adottata con 388 voti favorevoli, 72 contrari e 76 astensioni.

Nel testo, i deputati chiedono alla Commissione di presentare la proposta legislativa per creare l’organismo entro marzo e di concludere i negoziati prima della pausa estiva.

Tale organismo dovrà distinguere chiaramente fra atti criminali, violazioni delle norme istituzionali e comportamenti non etici e svolgere un ruolo chiave nella protezione degli informatori all’interno delle istituzioni europee, lavorando in modo complementare con altri organismi dell’UE come l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), la Procura europea (EPPO), il Mediatore europeo e la Corte dei conti europea.

Contesto

Durante il suo discorso in plenaria del 14 febbraio 2023, la Vicepresidente Jourová ha annunciato che la Commissione presenterà nelle prossime settimane una proposta per un Organismo etico indipendente capace di coprire tutte le istituzioni e gli organi menzionati nell’articolo 13 del Trattato sull’UE.

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