A Vicolo Valdina l’opera di Veneziano ispirata all’Anello Piscatorio

    Corrado Veneziano, Pontefice, Pastore, Padre, Pescatore

    L’opera è una delle prime pitture esplicitamente dedicate al nuovo Papato e la prima in assoluto ad aver ricevuto un patrocinio congiunto tanto da una componente ecclesiastica quanto da una istituzione politica

    Riceviamo e pubblichiamo.

    Un’opera pittorica di grande impatto visivo e spirituale apre la mostra ‘Pontefice, Pastore, Padre, Pescatore’ di Corrado Veneziano.

    Si tratta di un olio su tela di oltre due metri e mezzo d’altezza, interamente dedicato a uno dei simboli più potenti e stratificati del Papato: l’Anello Piscatorio di San Pietro.

    In un momento di passaggio e riflessione sul presente e sul futuro della missione petrina, con l’insediamento del nuovo Pontefice Papa Leone XIV, l’opera propone una rilettura moderna e universale del simbolo dell’anello: attraverso un linguaggio pittorico che coniuga tradizione e geografia, spiritualità e politica, Veneziano auspica un ponte tra le origini della Chiesa e le sfide dell’oggi.

    Il quadro si sviluppa su uno sfondo dominato dall’azzurro, in cui mare e cielo si confondono.

    Al centro, San Pietro è rappresentato come un marinaio che getta le reti – la rete dell’umanità, la rete della fede – mentre i suoi gesti si proiettano tra trame invisibili e coordinate geografiche: paralleli e meridiani che simboleggiano un mondo fragile ma ancora navigabile, unito da un compito di salvezza.

    Corrado Veneziano dichiara:

    Ho voluto riprendere l’antichissimo ‘logo’ dell’Anello di San Pietro, recuperandone lo spirito più trascendente ma cogente.

    L’ho reinterpretato su un doppio binario visivo: da un lato l’iconografia consolidata del pescatore che getta le reti, dall’altro la sua attualizzazione attraverso la cartografia del nostro pianeta, attraversato da ferite e contraddizioni, ma ancora capace di salvezza.

    Francesca Barbi Marinetti spiega:

    L’anello che viene consegnato insieme al Pallio nella cerimonia di inizio pontificato sin dai primi secoli del cristianesimo, è simbolo di autorità e potere, ma rappresenta anche unità e coesione tra uomini, Chiesa e Dio.

    Il cerchio è completezza, perfezione e ciclicità, ed è la dimensione sferica del terreno.

    L’abbraccio papale alla totalità della Terra è misurato, nell’opera di Veneziano, da coordinate latitudinali e longitudinali.

    L’opera è una delle prime pitture esplicitamente dedicate al nuovo Papato, e con ogni probabilità la prima in assoluto ad aver ricevuto un patrocinio congiunto tanto da una componente ecclesiastica – il Dicastero per l’Evangelizzazione e l’organizzazione del Giubileo 2025 – quanto da una istituzione politica di rilievo come la Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei Deputati.

    Un segnale chiaro della duplice responsabilità del Papato, spirituale e immanente, che trova in San Pietro e nella sua rete un’icona perfetta di unità e vocazione universale.

    Inaugurazione:
    mercoledì 21 maggio, ore 18:00
    Chiesa di San Gregorio Nazianzeno – Complesso di Vicolo Valdina
    Piazza Campo Marzio, 42 – Roma