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A Palermo in ricordo di Maria Sofia, ultima Regina delle Due Sicilie

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S.M. Maria Sofia von Wittelsbach


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L’evento è in programma il 14 marzo presso la chiesa di San Giorgio dei Genovesi

Nel centenario della scomparsa di S.M. Maria Sofia von Wittelsbach, ultima Regina consorte del Regno delle Due Sicilie, avvenuta a Monaco di Baviera il 19 gennaio 1925, la Delegazione della Sicilia Occidentale del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio organizza una Conversazione – Ricordo, che si svolgerà venerdì 14 marzo 2025 presso la chiesa di San Giorgio dei Genovesi a Palermo.

Maria Sofia fu Regina consorte delle Due Sicilie per meno di due anni, fino alla capitolazione di Gaeta del 13 febbraio 1861.

Divenne un mito come la regina – soldato e il simbolo stesso della resistenza del Regno delle Due Sicilie durante il lungo assedio piemontese della Piazzaforte di Gaeta, dove si espose costantemente al fuoco nemico e assistette di persona i feriti.

Le sue spoglie, insieme con quelle del marito il Servo di Dio Francesco II di Borbone, ultimo Re delle Due Sicilie, e della figlia Maria Cristina, riposano nella Cappella Reale dei Borbone presso la Real Basilica di Santa Chiara in Napoli.

La programmata Conversazione – Ricordo con l’illustre Prof. Don Giovanni Fatta Del Bosco dei Principi di Belvedere e Barone di Garbonogara, Vice Presidente della Società Siciliana di Storia Patria, è stata annunciata oggi, 19 gennaio 2025, dal Delegato, il Nob. Prof. Salvatore Bordonali, Cavaliere Gran Croce di Giustizia, con le seguenti parole:

Oggi ricorre l’anniversario della morte di Maria Sofia di Baviera (4 ottobre 1841 – 19 gennaio 1925), che fu l’ultima Regina delle Due Sicilie.

Dalla Piazzaforte di Gaeta tentò, per quel che poteva, di portare un raggio di gloria su quell’entità politica al centro del Mediterraneo che settecento anni prima era stata elevata a Regno dalla genialità di Ruggero II di Sicilia.

La sua impresa non ebbe fortuna sul piano politico ma rimane luminosa su quello degli ideali.

Purtroppo, il suo ricordo è stato offuscato dal pessimo gusto allora incipiente di demonizzare e calunniare l’avversario politico, ed è doveroso riequilibrare quel ricordo restituendolo alla verità storica quale esempio di una donna del Sud, di adozione, che merita il più alto riconoscimento.

A tal fine, la Delegazione della Sicilia Occidentale ha predisposto una Conversazione – Ricordo, venerdì 14 marzo 2025 presso la chiesa di San Giorgio a Palermo, da parte del Prof. Giovanni Fatta Del Bosco di Garbonogara, della quale si dà di seguito una sintetica anticipazione.

Anticipazione

Nel Centenario della morte di Maria Sofia di Baviera – L’ultima Regina delle Due Sicilie

“Femme Héroique qui, Reine Soldat, avaint son coup de feu sul le rempart de Gaeta”, “Donna eroica che, regina – soldato, aveva avuto il suo battesimo del fuoco sui bastioni di Gaeta”, è la definizione che Marcel Proust dà nella ‘Prisonnière’ di Maria Sofia di Baviera, la giovane sposa di Francesco II di Borbone, ultimo Re delle Due Sicilie.

Proust che la conobbe nei salotti più esclusivi di Saint Germaine-des-Prés, rimase colpito dalla serena maestà che emanava quella figura alta e severa che, già a diciannove anni, aveva superato la soglia della storia per entrare nel mito, l’ultimo tentativo di sopravvivenza di un mondo passato, legato all’idea dell’inviolabilità della persona del Re, della sua investitura divina, di un potere aristocratico e assolutistico.

Maria Sofia è indissolubilmente legata al nome di Francesco II dai cento giorni di Gaeta, una delle pagine militari che fanno più onore ai ‘vinti’ della storia d’Italia, che di questa storia sono protagonisti insieme ai vincitori, quei cento giorni in cui pian piano nasceva la leggenda della romantica regina diciannovenne, la dannunziana ‘aquiletta bavara’ simbolo del legittimismo e della reazione, l’eroina di Gaeta.

Dopo la fine del Regno diventa oggetto dai suoi avversari di campagne scandalistiche che miravano a offuscarne l’immagine, ma questa in Italia è una regola consolidata che attraverso i tempi e sino ai nostri giorni non conosce eccezioni, sino addirittura a ipotizzarne un coinvolgimento nell’organizzazione del regicidio di Umberto I.

La morte la colse a Monaco il 18 gennaio 1925 e qui vi venne sepolta, ma nel 1935 i suoi resti furono uniti a quelli del marito Francesco II e della loro figlioletta Maria Cristina nella chiesa del Santo Spirito dei Napoletani a Roma.

Solo molti anni più ardi, il 18 maggio 1984 gli ultimi sovrani delle Due Sicilie furono riportati nella loro Capitale, rientrando idealmente dopo 123 anni dall’esilio in quella Napoli che avevano avuto sempre nel cuore, e definitivamente sepolti a Santa Chiara, il Pantheon dei Borbone.

Alla cerimonia erano presenti tutti i rappresentati delle famiglie reali europee. I Savoia erano rappresentati dal Duca Amedeo d’Aosta.
Giovanni Fatta Del Bosco