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A Palazzo Pirelli a Milano l’iniziativa ‘Come si racconta la mafia?’

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Palazzo Pirelli


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Appuntamento il 22 aprile all’Auditorium Gaber

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

La Commissione speciale ‘Antimafia, anticorruzione, trasparenza e legalità’ ha organizzato nella giornata di venerdì 22 aprile un’iniziativa di carattere seminaristico prioritariamente rivolta agli operatori del settore editoria e produzioni, anche digitali, dal titolo ‘Come si racconta la mafia’, che sarà ospitata nell’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli a partire dalle ore 10:30.
L’iniziativa è promossa in sinergia con l’Università degli Studi dell’Insubria e con l’Associazione Stampo Antimafioso.

Obiettivo principale è quello di interrogarsi rispetto alle modalità con cui finora la produzione artistica italiana ha raccontato il fenomeno mafioso. Quale patrimonio conoscitivo abbiamo consolidato rispetto a questa questione?

Ci sono dei riferimenti univoci tra le molte rappresentazioni e i diversi stili narrativi? Esiste una correlazione che lega la nostra capacità di raccontare la mafia ai non addetti ai lavori con il successo delle azioni preventive e repressive verso le organizzazioni? Possiamo in questo senso contribuire ulteriormente?

Sarà il giornalista Gianluigi Nuzzi che, partendo da questi interrogativi, cercherà di introdurre e moderare la discussione avvalendosi di tre casi scuola, di cui parleranno gli autori e/o gli ideatori:

  • il romanzo ‘Crimine Infinito’ di Cristiano Barbarossa e Fulvio Benelli, edito nel 2021 da Fandango;
  • la serie televisiva ‘Il Cacciatore’ di Marcello Izzo, Silvia Ebreul, Alfonso Sabella, prodotta da RAI Serie dal 2018 al 2021;
  • le graphic novel ‘Brancaccio’ e ‘Per questo mi chiamo Giovanni’ di Claudio Stassi, editi da Bao Publishing nel 2016 e da Rizzoli nel 2019.

In platea saranno presenti rappresentanti di un ampio panorama di aziende del settore e professionisti di oggi e di domani, a cui si aggiungeranno studentesse e studenti di scuole secondarie di secondo grado che si occupano di comunicazione.

Sono stati coinvolti l’Istituto Alessandrini di Abbiategrasso, l’Istituto Einaudi di Magenta, l’Istituto Meroni di Lissone e la Scuola di Cinema Luchino Visconti.

I lavori saranno aperti dall’Assessore alla Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Melania Rizzoli.

Alla Presidente della Commissione Antimafia Monica Forte il compito di trarre le conclusioni:

Abbiamo creduto molto in questo momento di incontro e siamo convinti che discutere di come stiamo raccontando il fenomeno mafioso, e di quanto questo incida nella coscienza collettiva e nell’opinione pubblica, possa essere un’ottima occasione di confronto e di sviluppo delle idee, specie tra gli operatori del settore comunicazione e tra coloro che studiano per operarvi in futuro.

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